Estorcevano denaro ad anziani per finti incidenti stradali, 4 arresti. Tra le vittime un avvocato che versò 50mila euro


Riuscivano a tirar su fino a 30mila euro al mese, un enorme giro di affari messo in piedi grazie ai raggiri ai danni soprattutto di persone anziane, quelle più insicure alla guida e quindi più facilmente agganciabili da un truffatore che, coinvolgendoli in incidenti stradali finti, riusciva con raggiri e, in alcuni casi, minacce, a estorcere somme per risolvere la questione senza passare per l’assicurazione. Ad avere creato questo proficuo business sono stati quattro italiani arrestati oggi a Roma e Sarno dai carabinieri di Roma che hanno eseguito l’ordinanza del gip della Procura capitolina. Per loro, che si trovano ai domiciliari, le accuse (a vario titolo) di di truffa ed estorsione.

Le indagini dei carabinieri, dirette dal Gruppo Reati Gravi contro il Patrimonio della Procura, sono scattate in seguito alla denuncia di un 84enne, inizialmente vittima della cosiddetta truffa dello specchietto e successivamente di estorsione. In un caso a un avvocato sarebbero riusciti a estorcere 50mila euro in contanti per il risarcimento dei danni immaginari a un orologio, a una fede nuziale e a una mano provocati durante un finto incidente. Per gli investigatori il giro d’affari era di circa 30 mila euro al mese.

I presunti truffatori sono stati rintracciati grazie alle testimonianze delle vittime, che spesso hanno riconosciuto i loro volti grazie alla comparazioni fotografiche, e così è stato anche possibile ricostruire i loro spostamenti che avvenivano soprattutto nella Capitale dove agganciavano le loro vittime e riuscivano spesso a ottenere da loro somme di denaro per ripagare i danni di incidenti in realtà mai avvenuti. La simulazione del sinistro avveniva lanciando un oggetto, per esempio un sassolino, verso l’altra macchina così da provocare un rumore che facesse pensare ad una ‘collisione’ tra le due auto; poi il truffatore si accostava e lamentava i danni, infine chiedeva di ‘riparare’ subito invece di scrivere all’assicurazione.

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mercoledì, 1 Luglio 2020 - 08:59
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