Sgominata la banda dei matrimoni combinati: nozze finte per il permesso di soggiorno, un arresto e 56 indagati

matrimonio

Tra lo sposo e la sposa potevano esserci più di 30 anni di differenza, oltre che lingue e culture diverse a separarli. L’incontro in Municipio nel giorno del matrimonio era fugace e spartano: il sì davanti al pubblico ufficiale, poi l’addio appena usciti. A rivederci mai più. Perché quello celebrato pochi minuti prima era un matrimonio combinato, uno di quelli organizzato nei minimi dettaglio dall’organizzazione attiva tra Liguria, Toscana, Veneto e Piemonte e specializzata in sposalizi combinati per far ottenere il permesso di soggiorno a cittadini extracomunitari.

Nel corso dell’indagine sono stati scoperte 24 nozze ‘per finta’, celebrati da dipendenti comunali  di Livorno e Rosignano Marittimo risultati del tutto estranei ai fatti perché ignari che quello che stavano celebrando fosse un patto illecito. Cinquantasei in tutto gli indagati dalla Procura di Livorno, che si è servita delle indagini della Guardia di Finanza livornese. Tra i coinvolti, un 55enne dominicano finito agli arresti perché secondo gli inquirenti sarebbe al centro del sistema. Altre 4 persone (destinatarie dell’obbligo di dimora) sono invece accusate di essere organizzatori seriali. Le accuse nei loro confronti sono di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e induzione in falso in atto pubblico i reati per i quali procede la procura livornese.

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venerdì, 24 Luglio 2020 - 08:42
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