Calcio Napoli, il pentito De Tommaso parla di pressioni per imporre Grava ma De Laurentiis ai pm smentisce tutto

Aurelio De Laurentiis (foto Kontrolab)

Pressioni di un clan della camorra sul calcio Napoli per imporre Gianluca Grava come dirigente: è il filone di indagine sul quale stanno lavorando i pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli a seguito delle dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia Gennaro De Tommaso, al secolo ‘Genny la carogna’. L’ipotesi di reato per la quale si procede è di tentata estorsione.

Secondo il pentito, le pressioni sarebbero arrivate dal clan Lo Russo. Una circostanza che De Tommaso sostiene di conoscere bene per avere fatto da tramite. Nello specifico De Tommaso ha raccontato di avere incontrato De Laurentiis e il dirigente Alessandro Formisano e di avere riportato le richieste dei Lo Russo, ossia che Grava si interessasse del settore giovanile del Napoli.

Uno scenario respinto con fermezza da Aurelio De Laurentiis, ascoltato per quasi un’ora in procura come persona informata sui fatti. L’interrogatorio si è svolto dinanzi al pm antimafia Francesco De Falco. De Laurentiis ha anche negato con determinazione l’avere incontrato De Tommaso. Allo stato non vi sono riscontri alle dichiarazioni di De Tommaso. Una circostanza tutt’altro che secondaria. Se la Dda non dovesse trovare elementi a sostegno del racconto del pentito, sarà impossibile procedere.

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giovedì, 30 Luglio 2020 - 14:13
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