Beirut, esplosione pari a un terremoto di magnitudo 4.5: oltre 70 morti, 3700 feriti | Il nuovo bilancio dell’apocalisse


I morti sono saliti a 73, i feriti a 3700. Alle 23.30 ore italiane il bilancio delle vittime a Beirut provocato dalle due gravissime esplosioni che hanno raso al suolo il porto si aggrava. La capitale libanese è in ginocchio. Il Supremo consiglio per la Difesa libanese, riunitosi alla presenza del presidente Michel Aoun, ha proclamato lo stato d’emergenza per due settimane.

Gli Usa si sono detti pronti ad offrire assistenza al Libano: «Estendiamo le nostre più profonde condoglianze a tutte le persone colpite e restiamo pronti ad offrire tutta l’assistenza possibile», ha dichiarato un portavoce del dipartimento di Stato americano. Anche l’Italia ha subito teso una mano. «C’è la disponibilità di tutta la Difesa italiana a fornire aiuto e supporto», ha detto il ministro Guerini. Sulla stessa scia il vice presidente del Parlamento Ue Fabio Massimo Castaldo: «Le immagini strazianti che arrivano da #Beirut lasciano sgomenti tutti noi. In attesa di capire cosa sia accaduto, siamo vicini ai nostri fratelli libanesi: l’Italia e l’Europa saranno al vostro fianco. Esprimo tutto il mio cordoglio alle famiglie delle vittime. #Libano #Lebanon».

Sembrano, intanto, farsi più chiare le cause del disastro. Il presidente Michel Aoun, citato dalla Bbc online, ha chiarito che a provocare le esplosioni è stato un incendio in un deposito nel porto di Beirut dove erano immagazzinate 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio, sequestrate diversi anni fa da una nave. Le esplosioni sono state violentissime, basti pensare che l’Osservatorio sismologico della Giordania ha riferito che l’esplosione avvenuta nel pomeriggio, nel porto di Beirut, ha eguagliato l’energia di un terremoto di 4.5 magnitudo sulla scala Richter.

Col passare delle ore si aggrava purtroppo il bilancio delle vittime e dei feriti. Tra i feriti c’è anche personale dell’ambasciata tedesca. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri di Berlino. Le deflagrazioni hanno causato “enormi danni” anche all’ambasciata belga a Beirut, dove due diplomatici e due loro familiari sono rimasti lievemente feriti, secondo un tweet del ministro belga Philippe Goffin.

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mercoledì, 5 Agosto 2020 - 00:07
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