Tasse cancellate per alcune categorie: sotto l’albero di Natale del Governo spunta la sanatoria fiscale. Ecco in cosa consiste


Con la ‘bollinatura’ della Ragioneria generale dello Stato e la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella il decreto Ristori quater arriva in Gazzetta Ufficiale ed entra in vigore. Si tratta del quarto provvedimento economico espresso dal Governo in un mese, del quale spieghiamo alcune delle misure introdotte in un altro articolo. Tra le novità emerse dal testo ufficiale c’è la cancellazione delle tasse per alcune partite Iva e imprese che avrebbero dovuto versare in primavera il secondo acconto Irpef, Ires, Irap, i contributi e l’Iva previsti a dicembre.  Imprese e partite Iva saranno individuate sulla base dei parametri stabiliti in un Dpcm su proposta dei ministri dell’Economia e dello Sviluppo.

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L’ipotesi del Governo è di concedere l’esonero totale o parziale della ripresa dei versamenti fiscali e contributivi (che con il Dl Ristori quater sono stati rinviati al 30 aprile e al 16 marzo) per quelle categorie che hanno subito una perdita di fatturato «significativa» (almeno superiore alla perdita del 33% del fatturato) nell’ultima parte dell’anno. In sostanza, a beneficiarne sono le categorie che stanno subendo e subiranno sulla loro pelle il lockdown pre-natalizio e natalizio. Questo esonero sarà possibile grazie a un Fondo di perequazione di 5,3 miliardi di euro, già denominato Fondo cancella-tasse, finalizzato alla «perequazione delle misure fiscali e di ristoro» e che sarà alimentato proprio con gli incassi di imposte, rottamazione e Preu al momento sospese che saranno redistribuite alle imprese che «registrino una significativa perdita di fatturato».

Metà delle risorse disponibili per il decreto Ristori quater arrivano dal Fondo per il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione da 12 miliardi istituito con il decreto Rilancio per accelerare i pagamenti degli enti locali.  Si amplia inoltre ad altri 33 codici Ateco la lista delle attività ammesse al contributo a fondo perduto: con il decreto Ristori quater si prevede infatti il 100% di quanto già ottenuto in primavera anche per gli agenti di commercio dei prodotti più vari, dagli alimentari ai rappresentanti di pellicce, passando per mobili e carburanti. Per queste categorie si prevede una spesa di 446 milioni nel 2020.

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martedì, 1 Dicembre 2020 - 07:45
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