Dopo le ultime drammatiche notizie relative al loro destino, duecento lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Napoli hanno deciso questa mattina di replicare la protesta messa in atto ieri e hanno bloccato l’autostrada all’altezza dello svincolo di San Giovanni a Teduccio. Questa mattina gli operai hanno tenuto un’assemblea nella loro ex fabbrica e poi deciso di procedere con il corteo che sta causando disagi alla circolazione.
Ieri per gli operai della fabbrica di via Argine è arrivata la peggiore notizia che potessero avere: la multinazionale americana farà partire la procedura di licenziamento collettivo dal primo luglio, ‘approfittando’ dello sblocco dei licenziamenti – sospesi sinora per l’emergenza Covid- il 30 giugno prossimo. Nessuna apertura da parte dell’azienda che ha solo assicurato la possibilità di sostenere un eventuale nuovo acquirente dello stabilimento.
Leggi anche / Whirlpool Napoli, l’azienda conferma: licenziamento collettivo dal primo luglio
«Duecento lavoratori Whirpool, ancora in lotta, bloccano l’autostrada A1 all’altezza dell’uscita di San Giovanni a Teduccio in direzione Napoli contro i licenziamenti annunciati dalla multinazionale che manderebbero per strada 350 famiglie – dichiara Antonio Acunzo, segretario generale aggiunto Uilm Campania- Il governo deve impedire che una vertenza simbolo, che va avanti da due anni, si trasformi in una situazione drammatica».
«La Whirlpool – conclude – non può pensare di licenziare al sud e assumere al nord, di fare partire i licenziamenti a Napoli e chiedere strumenti e sostegno nel resto d’Italia. L’Italia riparte se nessuno rimane indietro».
«Continua ancora oggi con il blocco dell’autostrada e continueremo ancora nei prossimi giorni la nostra protesta a sostegno dei lavoratori Whirpool di Napoli finché non ci sarà una soluzione positiva alla vertenza. Come Fim della Campania e Napoli non lasceremo soli i lavoratori di via Argine. Il Governo proroghi il blocco dei licenziamenti almeno fino a Ottobre. L’industria metalmeccanica è in forte sofferenza al Sud e i lavoratori di Napoli non possono pagare a caro prezzo l’indifferenza della politica». E’ quanto affermano i segretari generali della Fim Cisl Campania e Napoli Raffaele Apetino e Biagio Trapani.
giovedì, 24 Giugno 2021 - 12:07
© RIPRODUZIONE RISERVATA