Una nuova inchiesta scuote la magistratura toccando il nervo scoperto dal caso Palamara. Un magistrato in servizio presso la procura della Repubblica di Salerno, Roberto Penna, è finito sotto inchiesta con l’accusa di avere informato degli imprenditori su procedimenti a loro carico in cambio di un tornaconto.
L’inchiesta è firmata dalla procura della Repubblica di Napoli (pm Antonella Fratello e Antonello Ardituro), competente a procedere sui colleghi salernitani.
L’indagine conta diversi indagati, tra i quali anche un generale della Guardia di Finanza in quiescenza, un’avvocatessa e imprenditori. Questa mattina è scattata la perquisizione dell’ufficio del pubblico ministero, perquisizione eseguita dai carabinieri del Ros. Perquisizioni sono state svolte anche a carico degli altri indagati. Acquisiti dai carabinieri documentazione cartacea e apparati informatici (computer, telefoni, dispostivi per la memorizzazione dei dati) a disposizione degli indagati. Sul tavolo, per ora, vi sono i reati – contestati a vario titolo – di corruzione in atti giudiziari e traffico di influenze, continuati e in concorso.
Il magistrato, secondo gli inquirenti, avrebbe informato gli imprenditori circa alcuni procedimenti penali riguardanti abusi edilizi in cui risultano coinvolti e di cui lui si stava occupando. In cambio avrebbe chiesto e ottenuto il conferimento di incarichi professionali all’avvocato cui è legato. (Gli aggiornamenti: «Inchiesta per corruzione sul pm di Salerno, l’ufficio in procura usato per gli incontri con gli imprenditori da favorire. Chi sono gli indagati»)
mercoledì, 14 Luglio 2021 - 21:58
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