Droga dello stupro in casa, conduttore tv lascia il carcere per i domiciliari: «Non spaccio, mi sto curando»

Ciro Di Maio in una foto pubblicata sul suo sito

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano Sara Cipolla ha disposto la scarcerazione di Ciro Di Maio, il conduttore tv finito agli arresti due giorni fa a Milano con l’accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio. Nella casa dell’artista di origini napoletane, volto del canale Marco Polo, era stato rinvenuto un litro di Gbl, la cosiddetta ‘droga dello stupro’, fatta arrivare dall’Olanda, Paese in cui è legale. L’arresto in flagranza è stato confermato ma la misura cautelare è stata ammorbidita: Di Maio è dunque finito ai domiciliari.

Per la Procura il 46enne doveva rimanere in carcere, mentre l’avvocato Nadia Savoca aveva chiesto una misura meno afflittiva, ossia i domiciliari o l’obbligo di firma. 

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Dinanzi al gip Ciro Di Maio ha affermato di non essere uno spacciatore ma dipendente da anni dalla droga. Come riporta l’agenzia Ansa l’uomo ha affermato che sta cercando «di seguire un programma terapeutico che prevede di ‘scalare’, riducendo mano a mano il consumo». In seguito all’interrogatorio il giudice ha quindi deciso per i domiciliari e Di Maio, 46 anni, ha abbandonato il carcere di San Vittore dove si trovava da martedì scorso.

Di Maio, che conduce un programma di viaggi sul canale tematico, è stato anche attore di fiction; negli anni 90 è stato tra i Carramba Boys nei programmi di Raffaella Carrà.

venerdì, 27 Agosto 2021 - 09:54
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