Vigilessa morta in Valcamonica, arrestate le due figlie e il fidanzato di una: «Uccisa per impossessarsi del patrimonio»

Laura Ziliani
Laura Ziliani

La svolta è arrivata stamattina, non inattesa eppure comunque sconvolgente. Le due figlie di Laura Ziliani, l’ex vigilessa di Temù (Brescia) scomparsa nel nulla lo scorso 8 maggio e il cui cadavere è stato trovato nelle campagne del paese dall’Alta Valcamonica l’8 agosto, sono state arrestate per omicidio. La donna aveva tre figlie, una disabile, le altre due, secondo l’ipotesi formulata dagli inquirenti, l’avrebbero uccisa per questioni economiche.

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Questa mattina dunque  i carabinieri di Brescia hanno arrestato Silvia e Paola Zani, di 27 a e 19 anni, e con loro anche il fidanzato di Silvia, Mirto Milani, ritenuto complice del piano e residente in provincia di Lecco. I tre sono stati raggiunti da ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Brescia.

A spiegare il presunto movente dell’omicidio di Laura Ziliani è il giudice per le indagini preliminari nell’ordinanza: «Il proposito omicidiario – si leggenel provvedimento firmato dal gip Alessandra Sabatucci  – è il frutto di una lunga premeditazione e di un piano criminoso che ha consentito loro di celare per lungo tempo la morte e di depistare le indagini».

«I tre indagati – si legge ancora – avevano un chiaro interesse a sostituirsi a Laura Ziliani nell’amministrazione di un vasto patrimonio immobiliare al fine di risolvere i rispettivi problemi economici». Per i tre l’accusa è di omicidio volontario.

venerdì, 24 Settembre 2021 - 11:41
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