Cascina esplosa ad Alessandria, moglie e marito chiedono scusa ai parenti dei 3 pompieri morti e puntano al concordato

Da sinistra: Nino Candido, Marco Triches e Matteo Gastaldo. Sono i tre vigili del fuoco morti nell'esplosione della cascina ad Alessandria

Puntano allo sconto (lieve) di pena a mezzo concordato. E, per gettare le basi del ‘patteggiamento’, hanno offerto le loro scuse ai parenti dei tre vigili del fuoco rimasti uccisi nello scoppio provocato da un piano scellerato degli imputati.

Questa mattina, dinanzi ai giudici della Corte d’Assise d’Appello di Torino, ha preso il via il processo di secondo grado a carico di Giovanni Vincenti e di Antonella Patrucco, moglie e marito che, nella notte tra il 4 e il 5 novembre 2019, causarono lo scoppio della cascina di Quargnento, in provincia di Alessandria, dove morirono i tre vigili del fuoco Matteo Gastaldo, Marco Triches e Antonio Candido. Secondo la ricostruzione della Procura, i coniugi provocarono l’esplosione per distruggere il fabbricato e riscuotere il premio assicurativo.

Vincenti e Patrucco furono condannati in primo grado a 30 anni di reclusione ciascuno, adesso puntano allo sconto di pena. Stamattina gli avvocati difensori hanno chiesto e ottenuto dalla Corte il rinvio del processo, così da procedere a un concordato per un accordo complessivo a 27 anni di carcere, che tenga conto di tutti i reati per i quali la coppia è stata condannata.

Vincenti e Patrucco, collegati telefonicamente, hanno chiesto scusa ai familiari delle vittime assumendosi la responsabilità per quanto accaduto. «Ho pentimento nel cuore che non credo potrà mai andare via», ha detto Vincenti. «Sono vicina col cuore alle famiglie dei ragazzi morti, la loro vita e la mia sono distrutte», ha aggiunto Patrucco. «Se il loro pentimento è sincero non lo devono chiedere a noi ma a Dio», dice Maria Stella, mamma di Nino Candido, uno dei tre vigili del fuoco morti. «All’inizio faceva male la loro freddezza, il distacco, ascoltare oggi le loro parole e’ stata una forte emozione – conclude – Ora attendiamo con fiducia giustizia».

mercoledì, 2 Marzo 2022 - 12:35
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