Politiche 2022, c’è l’addio ufficiale: Carfagna lascia Fi e va nel Misto. I suoi fedelissimi pronti a lasciare gli azzurri

Mara Carfagna
Mara Carfagna

Mara Carfagna lascia ufficialmente Forza Italia e, per ora, si pone nel Gruppo Misto, nell’attesa del riposizionamento da proporre agli elettori per l’appuntamento del 25 settembre. Il ‘terzo polo moderato’, di cui da tempo si discute, non ha ancora visto la luce e non è detto che riuscirà a nascere.

I tempi sono stretti e le forze politiche che cercano nuove latitudini sono molte e diverse tra loro. Poi c’è anche il Partito democratico, che ancora non ha deciso come deve comportarsi: se da un lato è certa la rottura dell’alleanza con il Movimento Cinque Stelle, dall’altro i ‘dem’ hanno necessità di fare cartello per non subire una batosta nei collegi uninominali. Ma con chi affiancarsi? C’è chi ha fatto il nome di Matteo Renzi, chi invece sul fiorentino ha posto il veto. C’è chi vuole dialogare con Luigi Di Maio, e che invece addirittura ha proposto un campo largo, che inglobi tutti i candidati al ‘terzo polo moderato’ fantasma, per opporsi al centrodestra. Insomma tante idee, nessuna concretezza.

L’improvvisa caduta del Governo ha sconquassato i piani e fatto traballare i tavoli aperti: chi sognava il ‘terzo polo’ credeva di avere ancora del tempo davanti a sé. Non è così e ora si gioca alla rincorsa. Mara Carfagna per ora è nel Misto, ma a stretto giro dovrà comunicare il da farsi al suo elettorato. Anche perché dal suo riposizionamento dipendono i destini dei parlamentari a lei più vicini, come i campani Gigi Casciello e Paolo Russo, che per ora sono rimasti in Forza Italia ma tutti ovviamente li danno in partenza.

Il ministro non si sbilancia e nelle interviste pubblicate stamattina da ‘La Repubblica’ e ‘La Stampa’ preferisce disegnare orizzonti programmatrici. «Io penso a cosa si può fare perché la voce delle imprese, di chi procedute occupazione reddito, lavoro, la voce dell’Italia che si sveglia ogni mattina per andare al cantiere o per aprire un negozio, la voce dei sindaci e dei cittadini del Sud che hanno diritto a una speranza, non resti stritolata. Questa voce la sento ogni giorno: è preoccupata, sconcertata, chiede serietà e non ulteriori avvenute. Deve avere rappresentanza in Parlamento e la possibilità di farsi ascoltare da chi governerà in futuro», ha detto Carfagna al quotidiano diretto da Maurizio Molinari. 

mercoledì, 27 Luglio 2022 - 10:57
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