Castellammare, in pronto soccorso con un dolore al petto: lo fanno aspettare, lui muore durante l’attesa. Aperte 2 inchieste

L'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia

Ci si può recare al pronto soccorso per chiedere assistente e poi morire lì, su una sedia, durante la lunga attesa per essere visitati? Non si potrebbe, eppure è accaduto. E’ accaduto nell’ospedale San Leonardo a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli.

Mario Buono, 49 anni, è la vittima di una gravissima storia di malasanità. La sera del 20 settembre Mario si presenta al pronto soccorso, lamentando un dolore al petto. Sono le 21,50 quando viene registrato. Gli dicono di accomodarsi e di attendere la ‘chiamata’ per la visita perché era in corso una procedura Covid. Mario si siede, il dolore non passa e il tempo di attesa aumenta. Dieci minuti, e Mario Buono va in arresto cardiaco. Per lui non c’è scampo.

Una storia assurda sulla quale la procura della Repubblica di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta. Il pm Giuliano Schioppi ha disposto l’autopsia e in concomitanza con la procedura arriveranno i nomi dei primi indagati.

Anche l’Asl Napoli 3 ha aperto un’indagine interna sull’accaduto ed ha annunciato che l’azienda sanitaria si costituirà parte civile nei processi nei confronti dei dipendenti dei quali fossero accertate responsabilità. 

Gli amici del rione Cmi, dove Mario Buono era vissuto, lo ricordano con grande dolore: «Era un uomo buono, di poche parole, un lavoratore». Da tempo lavorava in aziende del Nord, sposato e con figli, Mario Buono era un operaio che faceva il pendolare perché la famiglia era rimasta a Castellammare di Stabia. Non si conoscono patologie pregresse che possano giustificare la sua improvvisa morte.

A esprimere rammarico per l’accaduto anche l’ex sindaco di Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino che su Facebook scrive: «Mi rattrista venire a conoscenza di queste tragedie che si verificano ancora sul nostro territorio. La pandemia ci ha insegnato che gli investimenti sulla sanità devono rappresentare una priorità assoluta sull’agenda delle istituzioni, per tutelare la salute di tutti i cittadini, per valorizzare l’essenziale lavoro degli operatori sanitari e per guardare avanti con rinnovata fiducia. Mi auguro che sia fatta presto chiarezza sulla morte di Mario, con l’auspicio che simili episodi non accadano mai più in futuro».

sabato, 24 Settembre 2022 - 09:44
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