Niente più immunità, l’ex senatore Cesaro ai domiciliari: coinvolto nell’inchiesta sul voto di scambio politico-mafioso coi Puca

Luigi Cesaro
Luigi Cesaro
di maga

L’inevitabile si è compiuto. Luigi Cesaro, storico fedelissimo di Silvio Berlusconi e portatore di voti e potere a Napoli sino a quando il partito non si è rinnovato, è da oggi agli arresti domiciliari.

‘Giggino ‘a purpetta’ si è visto notificare l’ordinanza di custodia cautelare a firma del giudice per le indagini preliminari Maria Luisa Miranda per una vicenda – attualmente al vaglio processuale – di (presunto) voto di scambio politico mafioso a Sant’Antimo nel 2017. Nello specifico le accuse a lui contestate sono di concorso esterno in associazione di stampo mafioso e corruzione elettorale.

Il provvedimento, oggi eseguito dai carabinieri del Ros, è rimasto nel cassetto perché Cesaro era senatore della Repubblica, il che gli ha fornito lo scudo dell’immunità: nel dicembre del 2021 la Giunta per le immunità ha negato (con 12 voti a sfavore e 7 astenuti) l’autorizzazione a procedere nei suoi confronti.

Ma alle ultime Politiche Cesaro non si è ripresentato come candidato, consapevole del fatto che avrebbe dovuto fare i conti con la vicenda giudiziaria rimasta ancora aperta. E oggi, accompagnato dai suoi avvocati, si è recato dai carabinieri per la notifica dell’ordinanza.

«Da questo momento – dichiarano gli avvocati Alfonso Furgiuele e Michele Sanseverino – il nostro assistito potrà dedicarsi interamente alla propria vicenda processuale ponendosi completamente a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per contribuire all’accertamento della verità e fornire tutti i chiarimenti necessari a dimostrare la propria estraneità ai fatti contestatigli».

L’inchiesta fu firmata dai pm Giuseppina Loreto e Celeste Carrano: la procura ha ipotizzato un accordo tra i Cesaro e il clan Puca in occasione della amministrative di Sant’Antimo.

venerdì, 14 Ottobre 2022 - 12:35
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