Corruzione, 24 indagati in Calabria: per il sindaco di Rende scatta il divieto di dimora nella città che amministra

Marcello Manna

C’è anche il sindaco di Rende (Cosenza) tra i 24 destinatari di misure cautelari nell’ambito di un’inchiesta della Procura cosentina su una serie di affidamenti diretti e gare per lavori da compiere nell’area urbana del Comune. Le accuse formulate dalla Procura e confluite nell’ordinanza del gip sono di turbativa d’asta, falso e corruzione e riguardano politici, imprenditori e tecnici comunali di Rende.

In particolare sotto la lente degli inquirenti calabresi sono finiti i lavori di pulizia del fiume Surdo, quelli al Palazzetto dello Sport di Rende e al Castello normanno, la sistemazione di piazza Padre Pio nel Villaggio Europa e l’affidamento a cooperative sociale di un centro per anziani e un centro diurno per minori, la gestione del servizio per trasporto dei disabili, e concessioni per l’occupazione di suolo pubblico nel Parco Giorgelli, la realizzazione delle fognature in contrada Ospedale, i lavori di riqualificazione sociale della zona Viale dei Giardini – Villaggio Europa, gli interventi di adeguamento sismico del comune di San Vincenzo La Costa. . La magistratura inquirente indaga inoltre anche su un possibile scambio di favori per ottenere sostegno elettorale.

Tre persone sono finite agli arresti domiciliari mentre per le altre è scattata la misura dell’interdizione dai 4 ai 12 mesi. Come riposta la Gazzetta del Sud, sei aziende operanti nel settore dei lavori edili, tutte con sede a Rende o Cosenza, sono state sequestrate.

Per Marcello Manna, eletto nel 2019 con una coalizione di civiche, è scattato il divieto di dimora a Rende, mentre la sua vicesindaco Annamaria Artese è stata interdetta dalle funzioni pubbliche per 9 mesi. Coinvolti anche l’ex assessore Pino Munno, finito ai domiciliari, dirigenti comunali e imprenditori.

Marcello Manna, nella vita avvocato penalista, lo scorso settembre era tornato in libertà dopo un anno ai domiciliari perché coinvolto in una indagine su presunto scambio elettorale politico-mafioso avvenuto nel corso delle elezioni del 2019 nella quale furono arrestate 202 persone. Per Manna sono cadute tutte le accuse.

giovedì, 10 Novembre 2022 - 11:06
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