Elezione laici Csm, ultime ore di trattative: i piani di Fdi, i dialoghi con Renzi, il nodo della parità di genere e le frizioni con Fi

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In alto da sinistra in senso orario: Luigi Vitali, Sandra Lotti, Fabio Pinelli, Marta Cartabia, Mario Perantoni, Giuseppe Luigi Cuca

Ultime ore per trovare la quadra. O meglio, per trovare i voti utili a chiudere la partita per l’elezione dei membri laici al Consiglio superiore della magistratura. La maggioranza di governo, ma soprattutto Fratelli d’Italia, è in fibrillazione. Ci sono caselle ancora scoperte, ma soprattutto c’è la necessità, calcolatrice alla mano, di accaparrarsi anche i voti del ‘Terzo Polo’ allo scopo di fare bottino pieno, e risolvere così qualche grana interna con Forza Italia. D’altro canto un eventuale accordo, potrebbe giovare pure a Italia Viva-Azione ai danni del Partito democratico. In questo scenario Matteo Renzi si starebbe muovendo in prima persona.

Le ultimissime sul Csm prima del voto

Le trattative fervono. E superano anche il piano squisitamente politico. La maggioranza vorrebbe esprimere il nome cui potrebbe andare la vicepresidenza, ma questo significa individuare una figura che possa piacere anche a Magistratura indipendente, la corrente di centrodestra delle toghe uscita vincente dalla elezioni dei magistrati togati per il Csm. Piani che si incrociano. ‘Il Giornale’ indica nell’ex senatore renziano Giuseppe Luigi Cucca, auto-candidatosi, la figura che potrebbe godere del gradimento di politici e parte dei magistrati.

E’ una possibilità. Non la prima soluzione accarezzata da Fratelli d’Italia. Che, peraltro, deve vedersela anche con gli alleati, i quali, ovviamente, cercheranno di piazzare una propria bandierina, laddove Fdi non riuscisse a imporsi. La Lega punterebbe per la vicepresidenza sull’avvocato Fabio Pinelli, che è stato candidato dai gruppi parlamentari. Il penalista, tra l’altro, ha uno sponsor d’eccezione: Luciano Violante, ex magistrato, esponente politico di Pci, Pds e Ulivo, ex presidente della Camera sotto il governo Prodi, ex presidente della commissione Antimafia. Forza Italia, invece, non avrebbe ancora deciso: ha in ballo un paio di nomi, ma il favorito potrebbe essere l’avvocato Luigi Vitali, che si è autocandidato.

Tutte le notizie pubblicate sull’elezione dei laici al Csm

A restare aperta, secondo indiscrezioni, non sarebbe solo la partita per la vicepresidenza. Per Fratelli d’Italia ci sarebbe ancora qualche casella da riempire. E, allora, chissà che non possa arrivare qualche sorpresa proprio da quell’elenco di candidature che sono pubblicate sul sito della Camera e che si chiuderanno domattina alle 10: su 286 nomi (aggiornati alle 10 di stamattina, lunedì 16 gennaio) solo 3 sono stati fatti dai parlamentari, mentre tutti gli altri sono riferiti ad autocandidature. Tra quanti si sono fatti avanti, suonando il campanello dei partiti, ci sono molti ex parlamentari, alcuni hanno ricoperto l’incarico di deputato o senatore nell’ultima legislatura e potrebbe cercare una ‘ricollocazione’ dopo aver dovuto rinunciare alla ricandidatura alle Politiche a causa della contrazione dei posti in Parlamento. E ci sono anche figure ‘laiche’, professionisti non legati a doppia mandata al mondo della politica e dunque potenzialmente in grado di porsi come garanti di tutte le parti.

Da Napoli, ad esempio, la rosa di personalità che si sono messe in gioco è ampia. Tra queste c’è Sandra Lotti, avvocato e da oltre 20 anni magistrato onorario: un lungo curriculum, quello di Lotti, che potrebbe piacere al partito di Giorgia Meloni. Non sfuggirà, infatti, che in virtù delle sue peculiarità professionali, Sandra Lotti conosce sia il mondo dell’avvocatura con le sue criticità, sia quello della magistratura in ragione dell’incarico di giudice onorario che l’ha portata anche a decidere su processi importanti, come quello che vedeva imputata (poi assolta) la sindacalista Lina Lucci. Fratelli d’Italia ha sempre guardato con grande interesse alla magistratura onoraria, in un Twitter del 2021 Giorgia Meloni scrisse che «i magistrati onorari sono fondamentali per la giustizia» ricordando che la loro stabilizzazione è una battaglia storica di Fdi. A ciò si aggiunga che Sandra Lotti gode di grande considerazione e stima nell’ambiente giudiziario partenopeo: è attualmente componente del Consiglio giudiziario. Infine, cosa che non guasta, Lotti è una donna e a Fratelli d’Italia piace l’idea, anche mediatica, di apparire come il partito che tiene in considerazione e premia figure femminili preparate; inoltre farebbe un passo importante per fare rispettare il principio della parità di genere.

Proprio quello delle ‘donne’ è il nodo da sciogliere che potrebbe risanare gli attriti con Forza Italia: secondo un articolo di Repubblica, Fdi avrebbe offerto agli azzurri ‘due’ laici a patto che entrambi siano donne. Voci. Come voci sono quelle che vorrebbero Meloni intenzionata a non puntare su parlamentari, attuali oppure o ex, proprio nel tentativo di dimostrare di non volere connotare in modo fortemente politico i laici del Csm.

Sul fronte delle opposizioni, il Movimento 5Stelle – secondo indiscrezioni raccolte da ‘Il Dubbio’ – starebbe valutando i profili dell’ex presidente della Commissione Giustizia alla Camera Mario Perantoni e dell’attuale senatore Ettore Licheri. Nessuna possibilità per l’ex ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, costretto a rimanere in panchina. Infine, il Pd sarebbe intenzionato a puntare sull’ex ministro della Giustizia Marta Cartabia.

lunedì, 16 Gennaio 2023 - 16:31
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