L’esame di Stato di avvocato avrà un nuovo volto. In Commissione Bilancio della Camera è stato approvato l’emendamento 4bis che riorganizza le modalità di svolgimento dell’esame di Stato per gli avvocati per la sessione 2023.
L’ emendamento, proposto dai deputati di Forza Italia Calderone, Pittalis e Patriarca, si inserisce nel solco della proposta di riforma dell’esame di abilitazione forense che il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, ha condiviso e studiato in questi mesi con il Consiglio nazionale forense, i Consigli territoriali dell’Ordine degli avvocati e l’Aiga.
A darne notizia è proprio Forza Italia. «L’emendamento 4bis, in particolare, fisse due prove: una scritta e una orale – si legge in una nota – La prova scritta verterà sulla redazione di un atto giudiziario su un quesito, proposto in una materia scelta dal candidato, tra diritto civile, diritto penale e amministrativo». «La prova orale, invece – prosegue la nota – si articolerà in 3 fasi: 1. esame e discussione di una questione pratico-applicativa, nella forma della soluzione di un caso. 2. discussione di brevi questioni che dimostrino le capacità argomentative e di analisi giuridica del candidato relative a tre materie, di cui una di diritto processuale, scelte dal candidato tra diritto civile, diritto penale, diritto amministrativo, diritto processuale civile o penale. 3. dimostrazione di conoscenza dell’ordinamento forense e dei diritti e doveri dell’avvocato».
«Gli avvocati sono uno dei pilastri fondanti dell’ amministrazione della giustizia – spiegano i tre deputati azzurri Calderone, Pittalis e Patriarca – ed è per questo che la professione forense ha bisogno di percorsi di selezione altamente qualificati e in grado di rispondere alle esigenze profonde che la società e le nuove prospettive della categoria impongono. Siamo certi che il piano di riforma, a cui si sta dedicando il viceministro Sisto, rappresenterà un momento di svolta per l’intera professione».
lunedì, 19 Giugno 2023 - 20:21
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