Rimini, uccide la moglie e poi si spara: il figlio trova i corpi. E in Irpinia 41enne spara alla ex in auto, ferito anche passante

Ambulanza

Un omicidio-suicidio a Rimini, un agguato teso alla ex che l’aveva lasciato in provincia di Avellino. Anche questo lunedì 19 giugno è stato segnato da casi di cronaca con donne vittime.

Il primo episodio è avvenuto a Sperone, in provincia di Avellino. Nel primo pomeriggio, intorno alle 14, una donna di 48 anni è stata da due colpi di pistola al braccio sinistro mentre a bordo della sua auto percorreva la Statale 7 bis tra Sperone e Avella. Il suo feritore a bordo di una Maserati ha affiancato l’auto della ex ed ha esploso numerosi colpi di pistola all’indirizzo della donna. La vittima, benché ferita, è riuscita a raggiungere il centro abitato di Avella, a pochi chilometri di distanza, dove ha fermato l’auto in via Santa Croce ed è stata soccorsa. Nel corso della sparatoria è rimasto ferito anche un passante, ricoverato in ospedale a Nola (Napoli).

Le sue condizioni non sarebbero gravi, come del resto quelle della donna, ricoverata comunque in codice rosso. Il feritore è tornato a casa e si è barricato all’interno dell’abitazione per tentare poi la fuga a piedi. Inseguito dai carabinieri, è stato raggiunto da un colpo di arma da fuoco ai glutei e trasferito in ospedale al “Moscati” di Avellino, lo stesso ospedale dove è stata ricoverata la donna. Alla fine è stato arrestato: si tratta di un 41enne che aveva avuto una relazione con la donna. Secondo quanto si apprende, l’uomo, uscito alcuni giorni fa dal carcere, avrebbe voluto vendicarsi dopo che la ex compagna aveva deciso di interrompere la relazione. Ora è piantonato in ospedale dai carabinieri.

A Rimini, invece, una donna non ha avuto scampo. Un uomo di 50 anni ha sparato alla moglie, una 48enne moldova, uccidendola, poi si è sparato. A trovare i corpi è stato il figlio adolescente, che mancava di casa da un paio di giorni: aveva trascorso il weekend con la fidanzata. Il giovane non è riuscito a entrare in casa (in via Gambalunga al civico 74, a due passi dal centro storico), perché la porta era chiusura dall’interno. Ha chiamato i genitori a telefono, senza ricevere risposta. Quindi ha chiesto aiuto ad alcuni condomini che l’hanno aiutato a forzare il portone e ad entrare. Una volta all’interno ha trovato i corpi senza vita dei genitori, entrambi in camera da letto.

lunedì, 19 Giugno 2023 - 20:39
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