Giustizia, salta l’obbligo esclusivo di deposito telematico per i penalisti: doppia via per tutto il 2023

Tribunale

Il Governo non è rimasto sordo alle doglianze dell’avvocatura. Il deposito telematico, pensato per rendere maggiormente efficiente il processo penale ma nei fatti rivelatosi un’arma spuntata, non sarà il mezzo esclusivo di deposito degli atti da parte degli avvocati difensori: lo ha stabilito oggi il dicastero della Giustizia con un decreto ministeriale.

L’obbligo esclusivo del deposito telematico era contenuto nel decreto 4 luglio 2023, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 5 luglio. I penalisti hanno fatto sentire la loro voce, lamentando disfunzioni «a volte di natura tecnica, molto spesso di natura umana poiché necessariamente il portale si misura con il personale amministrativo, non sempre formato ed indirizzato a correttamente operare». Insomma, nonostante il tempo a disposizione, il deposito telematico non funziona a dovere. Se ne sono accorti pure ai via Arenula e così almeno per ora si potrà operare con il «doppio binario».

La sospensione dell’esclusività dell’obbligo telematico durerà sino al 31 dicembre. «Sarà dunque possibile continuare a procedere al deposito a mezzo pec o in modalità cartacea e, nel frattempo, sarà dispiegato il massimo impegno nell’organizzazione di corsi di formazione, rivolti ai cancellieri così come agli avvocati, per facilitare la transizione verso un maggior ricorso alla tecnologia informatica anche nel settore della giustizia. Gli operatori saranno così messi nelle condizioni di poter correttamente apprendere il funzionamento del nuovo Portale, verificarne l’efficienza, per una Giustizia più celere e in linea con gli scopi del PNRR», ha spiegato il viceministro alla giustizia, Francesco Paolo Sisto.

martedì, 18 Luglio 2023 - 17:59
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