Giustizia, Teresi (Anm Napoli): «Con riforma pm avrà diritto vita e morte su indagati». Stoccata agli avvocati | Video

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Il magistrato Ida Teresi
di mg

«Se come ha detto oggi il ministro Nordio l’obiettivo non è attrarre il pm alla politica, allora cosa creiamo? Creiamo un mostro autoreferenziale sullo stile del prosecutor americano che ha diritto di vita e di morte su un indagato». È quanto ha osservato il pm Ida Teresi, presidente della sottosezione di Napoli dell’Associazione nazionale magistrati, commentando le rassicurazioni del ministro della Giustizia Carlo Nordio – oggi a Napoli – sul rispetto dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura.

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«In America il pm decide se e quando fare le indagini, se e quando mandare a giudizio, e ha un potere di negoziazione sull’indagato molto diverso e molto pericoloso – ha ricordato Teresi – ed è il motivo per cui il 97 per cento di chi si trova invischiato in una vicenda giudiziaria, patteggia e accetta di non andare a dibattimento. Il pm ha un potere di negoziazione quasi minatorio». «Chi vuole in Italia un pm così potente e pericoloso?», ha chiesto Teresi. Il magistrato ha quindi lanciato una stoccata all’avvocatura. «Non capisco l’avvocatura che dice di volere evitare lo strapotere del pm ma andremo incontro a una situazione molto peggiore che noi stessi pubblici ministeri non vogliamo – ha aggiunto -. L’unico che andrà a pagarne le conseguenze sarà il cittadino. Avremo una giustizia non imparziale e una democrazia ridotta. Perché l’indebolimento dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura determina una democrazia illiberale».

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«Se noi guardiamo insieme i vari profili, ossia separazione delle carriere, due Consigli superiori della magistratura separati, obbligatorietà dell’azione penale annullata, abolita, arriviamo ad un risultato contrario a quello che è stato tenuto di mira dai nostri padri costituenti», ha continuato Ida Teresi. Il magistrato ha quindi richiamato Calamandrei: « Diceva che la nostra Costituzione è stata scritta con il sangue degli italiani, di quelli che hanno vissuto un periodo in cui la liberà mancava. Le garanzie di giustizia si fondono sull’autonomia e sull’indipendenza della magistratura». «L’indipendenza del pubblico ministero è garantito nel nostro sistema in modo prezioso e gli altri stati ce lo invidiano proprio perché è all’interno dell’ordine giudiziario. Se lo sottrai alla giurisdizione – ha concluso – lo attrai al potere politico, non c’è alternativa e quindi vuol dire che l’unico obiettivo è mirare a controllare politicamente i procedimenti penali».

martedì, 7 Maggio 2024 - 20:15
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