Omicidio Pamela Mastropietro, ergastolo definitivo per Oseghale: vittima violentata, uccisa e fatta a pezzi


Ora lo dice una sentenza definitiva: Pamela Mastropietro è stata uccisa, fatta a pezzi e violentata da Innocent Oseghale. Lo ha stabilito la Cassazione, confermando questa sera per l’imputato la pena dell’ergastolo. I giudici della quinta sezione penale hanno rigettato il ricorso presentato dalla difesa del 39enne di origini nigeriane, accusato per l’omicidio e lo stupro della 19enne romana trovata morta, fatta a pezzi e messa in due trolley, a Macerata il 30 gennaio 2018.

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Il corpo della ragazza venne ritrovato orrendamente mutilato e chiuso in due trolley abbandonati in via dell’Industria, nel comune marchigiano. La Suprema Corte si era già espressa a favore dell’omicidio e dell’occultamento di cadavere. Con la sentenza di oggi, dopo un rinvio in Appello, ha stabilito che vi fu anche violenza sessuale. Una aggravante che ha fatto la differenza tra una condanna a 30 anni e l’ergastolo, quello sentenziato oggi appunto. Nella requisitoria, il sostituto pg Francesca Maria Loy ha sollecitato il rigetto del ricorso perché «la sussistenza della violenza sessuale si basa sulla prova logica», dunque il ricorso della difesa è da considerare «inammissibile, almeno nella parte in cui la sentenza ha smentito che il rapporto sessuale è avvenuto nel sottopasso, ma nell’abitazione». Ed è escluso che si sia «trattato di un rapporto consensuale».

La decisione è stata accolta con emozione dai tanti familiari presenti in aula che sono scoppiati a piangere abbracciandosi. «Adesso combatterò per trovare gli altri nomi dei suoi complici – dichiara Alessandra Verni, la madre di Pamela -. Non era solo. C’erano altri che hanno rilasciato, che sono liberi e possono fare ancora del male perché fanno parte di una organizzazione criminale. Una parte di giustizia è stata fatta, ma solo una parte». La donna ha ringraziato il fratello,  l’avvocato Marco Valerio Verni, «che ha seguito tutta la vicenda: essendo lo zio è stata complicata per lui».

martedì, 23 Gennaio 2024 - 22:44
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