Kata scomparsa, lo zio materno arrestato per il racket degli alloggi nell’ex hotel. Nuove perquisizioni a carico dei genitori

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La voce si era fatta strada tra i cortei e gli appelli disperati sin da subito. In quell’ex hotel di Firenze dove la piccola Kata, di 5 anni, è scomparsa nel nulla lo scorso 10 giugno c’era un giro di racket sugli alloggi (occupati da romeni e peruviani) e nel business era coinvolto pure lo zio materno della bambina. Un’indiscrezione che aveva pure lasciato ipotizzare una vendetta dietro il rapimento di Kata.

La piccola, ad oggi non è stata ancora ritrovata, ma quella voce sul racket degli alloggi si è trasformata in quattro mandati di cattura. Arrestati Argenis Abel Alvarez Vazsquez, detto Dominique, 29 anni, lo zio materno della piccola Kataleya e altri tre uomini, i peruviani Carlos Martin De La Colina Palomino, 37 anni, noto a tutti nell’ex Astor solo come ‘Carlos’ – ritenuto una specie di riferimento dei traffici dentro l’ex hotel -, Nicola Eduardo Lenes Aucacus, 39 anni, e Carlos Manuel Salinas Menac, 63 anni.

I quattro sono accusati a vario titolo di estorsione, di tentativi di estorsione e rapina, di minacce ai danni di altri occupanti lo stabile per episodi documentati tra il novembre 2022 e il maggio 2023. Inoltre per un episodio del 28 maggio 2023, forse il più eclatante tra quelli noti prima della sparizione di Kata, sono a loro rivolte accuse di tentato omicidio e lesioni gravi per il caso dell’occupante ecuadoregno che, temendo di essere ucciso, preferì lasciarsi cadere in strada da una finestra dell’Astor riportando traumi e fratture.

Gli arrestati sono sospettati di aver attivato una spedizione punitiva – insieme a una decina di altre persone da identificare – contro l’ecuadoregno e la sua fidanzata così come contro un’altra coppia che alloggiava nella stanza accanto. Agirono con mazze da bseball e molti erano incappucciati. Dall’ordinanza di custodia cautelare a firma del gip Angelo Pezzutti emerge che i reati contestati agli indagati sarebbero maturati in una illegittima attività di compravendita del ‘diritto di occupare’ le stanze dell’ex Astor chiedendo agli altri occupanti abusivi una tangente – l”affitto’ – da 600 a 700 euro. Le pretese di denaro c’erano pure per chi voleva andare a trovare qualche conoscente all’interno (una specie di tassa di passaggio). Scoperte pure tariffe per lavori di ‘manutenzione’ da 15 a 50 euro. Tutto illecito. Secondo le indagini c’è anche un episodio in cui Carlos e lo zio di Kata Abel avrebbero estorto 80 euro tirando un pugno in volto a un occupante restìo a dare ancora soldi. Un clima di violenza che si è radicato nei mesi dell’occupazione abusiva – fatta risalire dal settembre 2022 – e che si stava consolidando con vedette sui muri, guardiania agli accessi, controllo interno.

Quanto alla scomparsa di Kata, le indagini proseguono. I carabinieri hanno svolto un’altra decina di perquisizioni, che hanno riguardato pure i genitori della bambina, Miguel Angel Ramon Chicllo Romero e Kathrina Alvarez, oltre a familiari e parenti, nonché terze persone loro conoscenti. Come ha specificato in una nota il procuratore aggiunto Luca Tescaroli si tratta di perquisizioni a soggetti non indagati e ritenute necessarie per trovare elementi utili a rintracciare Kata e chi l’ha rapita all’Astor. I decreti firmati dai pm Christine von Borries e Giuseppe Ledda, secondo quanto si apprende, avevano in particolare la finalità di acquisire le copie delle memorie dei telefoni cellulari dei genitori, soprattutto riguardo alle attività svolte sui social network (gruppi di conversazione, chat, ecc.), a partire da Tik Tok, Facebook, Whatsapp , Instagram. Le copie delle memorie dei cellulari saranno esaminate nei prossimi giorni; i contenuti serviranno, eventualmente, a fare riscontri su altri elementi trovati in questi mesi di indagine. Analoghe ispezioni, disposte nella forma della perquisizione domiciliare, hanno riguardato altri familiari di Kata come lo zio paterno 18enne e il nonno paterno, che vivono con loro a Firenze, ma anche la zia acquisita ossia la moglie di Argenis Abel Alvarez Vazsquez, lo zio Abel, 29 anni, tra gli arrestati dalla squadra mobile della questura per il racket degli affitti illeciti all’Astor.

sabato, 5 Agosto 2023 - 22:35
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