Giustizia, il Csm sceglie il nuovo procuratore aggiunto di Napoli: torna Ricci, fu il pg di Calciopoli

ricci antonio
Il magistrato Antonio Ricci
di Manuela Galletta

C’è un nuovo procuratore aggiunto a Napoli. Questo pomeriggio il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha nominato all’unanimità il magistrato Antonio Ricci, allineandosi così alla V Commissione che aveva espresso un solo nome per il posto lasciato vacante il 3 aprile dello scorso anno da Vincenzo Piscitelli. Un nome non nuovo, per Napoli, quello di Ricci. Il magistrato è stato, tra gli altri incarichi, il sostituto procuratore generale che in Appello ha sostenuto l’accusa al processo ‘Calciopoli’.

Per il posto di aggiunto a Napoli erano state presentate altre 14 domande, ma in lizza erano rimasti solo in 4 perché gli altri candidati sono stati, nelle more, destinatari ad alte funzioni con conseguente decadenza della domanda. E Ricci è risultato il preferito per l’incarico. Entrato in magistratura nel 1987, Ricci ha svolto la sua attività professionale prevalentemente in Campania, ad eccezione degli esordi che lo hanno condotto alla procura di Vibo Valentia in Calabria. Il 30.3.1992 ha raggiunto la procura di Santa Maria Capua Vetere come sostituto procuratore, e qui si è occupato di reati commessi da pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione e, successivamente, di reati in materia di immigrazione clandestina, nonché reati relativi a incidenti sul lavoro e alla inosservanza della normativa antinfortunistica. Nel corso della sua permanenza a Santa Maria Capua Vetere Ricci – è annotato nella relazione a suo favore – «ha offerto un contributo di rilievo in occasione della riorganizzazione della procura, per la creazione della nuova struttura centralizzata, di “smistamento e pronta definizione”, di cui è stato coordinatore per un anno».

Il 26.4.2010 è stato nominato sostituto procuratore generale presso la Corte di appello di Napoli. Negli anni di questo incarico Ricci fu applicato, previa sua dichiarazione di disponibilità, alla procura di Napoli Nord dove offrì «un contributo fattivo e di fondamentale rilevanza per l’iniziale operatività di quell’ufficio, di nuova istituzione e in una delicata fase di avvio, ed al quale erano, in primis, applicati solo sette magistrati». Come sostituto procuratore generale, ha rappresentato l’accusa in delicati processi in Appello: il caso Calciopoli; il caso di Oscar Sanchez, condannato in primo grado alla pena di anni 14 di reclusione, e, all’esito di attività di cooperazione giudiziaria con la Spagna e di istruttoria dibattimentale effettuata su impulso, assolto, in secondo grado, “per non aver commesso il fatto”, come da richiesta di Ricci; diciotto processi di omicidio aggravato dal metodo camorristico e dalla finalità di agevolazione della associazione camorristica, per i quali ha reso conclusioni ampiamente condivise dalla Corte di Assise di Appello.

Il 18.10.2017 è stato nominato procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania, incarico ricoperto sino ad oggi quando è arrivata la decisione del plenum del Csm. Durante l’incarico Ricci si è rimboccato le maniche, gestendo personalmente i fascicoli. «Dall’insediamento presso la Procura di Vallo della Lucania, il dott. Ricci ha gestito sul suo ruolo 2.607 fascicoli “noti”, dei quali 2.363 venivano definiti ossia una percentuale del 90,64%. In particolare, va evidenziato il “peso specifico” del carico di lavoro esitato se rapportato al numero complessivo dei fascicoli “noti” sopravvenuti presso la Procura nello stesso periodo che è di 10.234 – si legge nel parere attitudinale – Analogamente, per quanto attiene i fascicoli “ignoti” il dott. Ricci ha trattato 2.982 fascicoli di cui 2.908 definiti con una percentuale del 97,51% in un periodo nel quale la Procura ha gestito complessivamente 7.378 di tali fascicoli. Infine, risulta che il dott. Ricci ha lavorato 2.236 fascicoli iscritti a modello “45” dei quali 2.130 definiti con una percentuale del 95,25%». Alla luce di questi dati il Consiglio Giudiziario ha osservato: «Pur gravato dal non trascurabile onere connesso allo dirigenza dell’ufficio, il collega si è fatto carico, in misura quantitativamente non lontana da quella dei suoi sostituti, di un notevole carico di lavoro giudiziario». Con questo bagaglio professionale, Ricci giunge a Napoli, in una procura dove soffia vento di novità: tra poche settimane arriva Nicola Gratteri, nominato pochi giorni fa capo della procura di Napoli.

mercoledì, 20 Settembre 2023 - 20:35
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