Procura di Catanzaro, 9 candidati per il dopo Gratteri: da Napoli ci sono Volpe e D’Amato, Capomolla punta sulla continuità

di maga

Battuta da Nicola Gratteri nella corsa alla guida della procura della Repubblica di Napoli, il magistrato Rosa Volpe prova a prendersi proprio l’incarico che è stato ricoperto da Gratteri prima di insediarsi nell’ufficio giudiziario partenopeo. Volpe è una dei nove candidati alla guida della procura della Repubblica di Catanzaro, rimasta senza reggente dal 20 ottobre scorso. Un ufficio giudiziario strategico perché, come Dda, è competente, oltre che su quella del capoluogo, sulle province di Cosenza, Crotone e Vibo Valentia. In corsa c’è un altro magistrato legato al palazzo di giustizia di Napoli: si tratta di Antonio D’Amato, che per anni ha lavorato nella procura partenopea e attualmente è procuratore aggiunto Santa Maria Capua Vetere. D’Amato, in quota Magistratura indipendente, è stato consigliere del Consiglio superiore della magistratura.

Al posto che fu di Nicola Gratteri ambiscono anche due magistrati che già reggono altrettante procure: Salvatore Curcio, attualmente a Lamezia Terme, e Alberto Liguori, attualmente a Terni). Uno solo, invece, l'”interno” che punta alla promozione: il procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla fa leva, oltre che sul curriculum, anche sulla conoscenza dell’ufficio giudiziario di Catanzaro che attualmente guida come facente funzioni e sulla possibilità di garantire la continuità del “metodo Gratteri” come egli stesso ha dichiarato. In una intervista a ViBook23, Gratteri si era così espresso su Capomolla: «E’ un bravissimo magistrato, molto intelligente e preparato, quindi sarà il profilo perfetto per continuare il grande lavoro che stiamo facendo».

Gli altri candidati in corsa sono Gerardo Dominijanni, procuratore generale di Reggio Calabria, già sostituto alla procura di Catanzaro, e i procuratori aggiunti Vincenzo Capomolla (Catanzaro), Giuseppe Lombardo (Reggio Calabria), Luca Tescaroli (Firenze). Chiude il quadro delle domande il consigliere della Corte di Cassazione Domenico Fiordalisi. Inizia adesso la procedura di valutazione da parte della Commissione incarichi direttivi del Csm, che si concluderà con la proposta di nomina al Plenum, che delibererà la nomina.

Tra i magistrati in corsa Tescaroli è uno dei nomi particolarmente noti: in passato ha indagato anche sulla strage di Capaci e su Mafia capitale; a Firenze è titolare, insieme al procuratore facente funzioni Luca Turco, dell’inchiesta sui mandanti occulti delle stragi del ’93-’94. Nel fascicolo, già archiviato e riaperto più volte, è indagato Marcello Dell’Utri e fino alla sua morte lo era anche il fondatore di Forza Italia Silvio Berlusconi. In un’interrogazione del giugno scorso il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri aveva chiesto al ministro della Giustizia Carlo Nordio di disporre una ispezione nei confronti di Tescaroli. Lo scorso mese di ottobre il Csm è stato chiamato a decidere se confermare Tescaroli: il voto favorevole è arrivato ma non all’unanimità; si sono astenuti quattro consiglieri laici di centrodestra, ossia Felice Giuffrè, Isabella Bertolini e Rosanna Natoli, eletti in quota Fratelli d’Italia, e Claudia Eccher, avvocato penalista e legale di Matteo Salvini, in quota Lega.

domenica, 19 Novembre 2023 - 11:57
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