Salgono a due i fermi per l’omicidio di Alexandru Ivan, il 14enne ucciso da colpi d’arma da fuoco nel parcheggio della metro di Pantano, a Monte Compatri, comune a ridosso della periferia est di Roma. Il 30enne aveva fatto perdere le tracce dopo il delitto di sabato notte, ma è stato rintracciato dai carabinieri a Treviso. Secondo quanto si è appreso, il 30enne, aveva trovato riparo nell’abitazione di una zia. Avrebbe alle spalle precedenti per i reati contro il patrimonio, armi e droga.
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In precedenza, un 24enne, originario dell’est Europa, era stato fermato il 15 gennaio. Si era presentato dai carabinieri, accompagnato dai due avvocati di fiducia. Secondo quanto emerso dalle indagini, poco prima dell’omicidio avvenuto la notte tra il 12 e il 13 gennaio 2024 , è scoppiata una lite, all’interno di un bar su via Casilina, tra il 29enne, attuale compagno della madre del 14enne, e un ragazzo originario dell’est Europa. Dopo essersi allontanato dal bar, il 29enne rumeno avrebbe avuto diversi contatti telefonici con il fermato, che non era presente all’interno del locale. I due hanno concordato un incontro nel parcheggio.
Il 29enne rumeno, accompagnato dalla giovane vittima e da altri familiari, tra cui due donne, si è recato nel luogo concordato, trovandosi tuttavia difronte ad uno scenario non previsto: gli occupanti di un’autovettura hanno aperto il fuoco nei confronti del gruppo presente nel parcheggio, esplodendo diversi colpi d’arma da fuoco, di cui uno ha colpito il 14enne. Secondo quanto accertato, all’interno del mezzo c’erano il 24enne fermato ed altre tre persone.
Intanto, da una prima valutazione medico legale seguita all’autopsia effettuata oggi sul corpo di Alexandru Ivan, il minore è stato centrato da un solo colpo che gli ha trafitto il cuore. Questo spiegherebbe la velocità con cui e’ morto il ragazzino dopo essere stato colpito dal proiettile.
mercoledì, 17 Gennaio 2024 - 22:21
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