Concussione e violenza sessuale su donne da sfrattare: misura aggravata, in cella ufficiale giudiziario di Nocera Inferiore


Le accuse di concussione sessuale aggravata, violenza sessuale aggravata, rivelazione di segreto d’ufficio e corruzione in atti giudiziari sono sfociate nell’esecuzione di una misura cautelare in carcere. La Sezione Operativa del Reparto Territoriale Carabinieri di Nocera Inferiore ha arrestato S.A., ufficiale giudiziario in servizio presso il Tribunale nocerino. All’indagato si contesta «un sistemico quadro di mercimonio della funzione pubblica in relazione a procedure di esecuzione forzata e di notificazione». Una nota del procuratore capo di Nocera Inferiore, Antonio Centore, ricorda che « la prospettazione accusatoria», ea «già stata in larga parte condivisa dal G.I.P. con l’ordinanza emessa nel mese di settembre 2023». Con quel primo provvedimento «erano già stati infatti ritenuti sussistenti gravi indizi di reato in relazione» a presunti «plurimi episodi di concussione sessuale aggravata, violenza sessuale aggravata, rivelazione di segreto d’ufficio corruzione in atti giudiziari, peraltro emersi entro un breve lasso di tempo (luglio – novembre 2022)».

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Riguardo le accuse di concussione e violenza sessuale, le azioni sarebbero «state commesse nell’ambito di procedimenti di sfratto ai danni di donne in condizione di gravissimo disagio socioeconomico, ponendo le conduttrici di fronte alla prospettiva di un’immediata esecuzione dello sfratto nel caso di mancata soggezione alle pretese sessuali» del pubblico ufficiale. Per quanto attiene, poi, alle ipotesi corruttive, «la relativa particolare gravità riposa – sostiene Centore – secondo l’impostazione di questa Procura, condivisa dapprima dal G.I.P. e, successivamente, anche dal Tribunale del Riesame — nella circostanza per cui i fatti sono ascritti ad un operatore dell’apparato giudiziario cui è devoluta la cura di una fase decisiva del procedimento civile, ovverosia quella della esecuzione forzata, snodo essenziale al fine di assicurare effettività all’attività svolta in sede di cognizione e consentire alla parte vittoriosa in giudizio di conseguire il bene della vita anelato». Il procuratore sottolinea «come le indagini abbiano consentito di far emergere un grave quadro di aperta e immediata disponibilità di avvocati e privati cittadini nella formulazione o accettazione di proposte corruttive».

Accogliendo l’appello della Procura di Nocera Inferiore, il Tribunale del Riesame di Salemo, lo scorso 24 ottobre, ha ritenuto sussistenti gravi indizi di colpevolezza in relazione ad ulteriori due accuse. In quella sede, i giudici hanno considerato che l’unica misura cautelare idonea fosse quella della custodia cautelare in carcere, invece dei domiciliari. La Cassazione ha poi respinto il ricorso dell’indagato contro la decisione del Riesame, dichiarandolo inammissibile. Ed oggi «significativamente proprio nel giorno della Festa della Donna – evidenzia Centore – è stata data esecuzione alla misura cautelare di massimo rigore». S.A. è stato così condotto nel carcere di Vallo della Lucania.

sabato, 9 Marzo 2024 - 23:14
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