Maresca candidato del centrodestra a Napoli. Il sigillo del Cav sull’intesa, tutti i leader scendono a patti col magistrato

Catello Maresca in una foto pubblicata sulla sua fanpage Fb "Catello Maresca"

Alla fine ha vinto la mediazione. Complice anche il padre fondatore del centrodestra unito, l’eterno Silvio Berlusconi, che ieri pomeriggio ha telefonato a Catello Maresca per confermare l’appoggio di Forza Italia ai patti e alle condizioni imposte dal magistrato in aspettativa. Complici anche gli arretramenti di chi, dopo la bastonata di Maresca sul tema dei simboli di partito, aveva agitato lo spettro di un secondo candidato per dare una lezione. Ieri pomeriggio dunque a Napoli il centrodestra ha fatto quadrare il cerchio, operazione diplomatica riuscita alla perfezione. L’ex giudice anti camorra ottiene quello cui aspirava: una coalizione a trazione civica in cui i partiti facciano da comparse; la coalizione di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega ottiene invece il jackpot di un candidato carismatico, seguito, indietro nei sondaggi rispetto a Gaetano Manfredi ma anche assicura una candidatura prestigiosa.

Maresca sì, Maresca no: il centrodestra scioglie la riserva, l’ultimo ‘tavolo’ convocato su richiesta di Salvini

Come detto, importante è stata la telefonata risolutiva di Silvio Berlusconi. Mentre il presidente di Fi Antonio tajani scendeva a Napoli per incontrare in presenza Maresca, il Cavaliere ha messo il sigillo all’intesa con una chiamata in cui ha assicurato che il partito avrebbe portato in dote quanto richiesto: il simbolo col bollino “Per Napoli”, il movimento di Maresca. Anche Giorgia Meloni, che fino all’altro ieri in mancanza di accordi aveva agitato lo spauracchio del piano B, quindi della candidatura ben più debole di Sergio rastrelli, è scesa a patti. Patti che per la Lega sono stati una passeggiata di salute senza psicodrammi; il Carroccio sa di non avere appeal a Napoli, dove anzi la presenza di Alberto da Giussano sulla scheda elettorale potrebbe addirittura far da deterrente. E così ha accettato di rinunciare direttamente al simbolo pur di dare vita al progetto elettorale di Maresca. «Sono contento – ha detto Maresca –  dell’adesione convinta di tutte le forze politiche del centro destra al Progetto Napoli che da settimane vado propugnando in giro per una città sempre più sofferente ma con una grande voglia di riscatto dopo oltre 30 anni di governo di sinistra». «Sono felice del fatto che si sia discusso di programmi e non di persone e simboli e ideologie – aggiunge Maresca – Questa concretezza dei leader del centrodestra mi dà la convinzione che ora sia davvero possibile cambiare il destino di Napoli da troppo tempo usata dalla sinistra come camera di compensazione e bilanciamento di posizioni di potere romane».

Come a Napoli, la coalizione ha trovato un’intesa anche a Milano dove ha indicato la candidatura del medico Luca Bernardo. Primario di Pediatria al Fatebenefratelli di Milano, sfiderà Beppe Sala, sindaco uscente. Al centrodestra ora manca solo il tassello Bologna per completare, con grande affanno, il puzzle per le amministrative d’autunno.

mercoledì, 7 Luglio 2021 - 09:27
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