Diamo la colpa alla statistica. Facciamocela bastare come spiegazione, per non impazzire. Pensiamo che sia solo colpa dei numeri se dopo settimane di black out il Var è tornato a ruggire sui campi della serie A. Non sul campo della Juve, non esageriamo. E’già qualcosa. Se il Napoli non dovesse vincere lo scudetto, continueremo lo stesso a rimpiangere l’inspiegabile inutilizzo del Var in occasione del rigore non dato al Cagliari, sul fin troppo evidente mani di Bernardeschi, o alla Lazio per il fallo di Benatia su Leiva, che avrebbero tolto 4 punti ai bianconeri. Solo per citare qualche caso. Dopo questa domenica però, sappiamo almeno che l’ausilio delle immagini da parte degli arbitri è ancora in vigore. Che si sia trattato di un boicottaggio voluto, organizzato, nessuno mai lo ammetterà. Siamo il Paese degli arbitri chiusi negli spogliatoi, delle moviole taroccate e quindi pensar male è una logica conseguenza. Godiamoci intanto questa vittoria sofferta contro gli amici genoani. Godiamoci soprattutto il ritorno in città della speranza, scomparsa dopo la sconfitta casalinga con la Roma e il sorpasso dell’odiata Juve. L’ambiente, si sa, tende a deprimersi facilmente. I tre punti con il Genoa arrivano come la manna dal cielo a scacciare tutte le polemiche della settimana post Napoli Inter. Tra il tormentone sul Sarri sessista e il Reina traditore, si rischiava di rompere il giocattolo. Tranquilli, il giocattolo funziona ancora. E pure il Var.
lunedì, 19 Marzo 2018 - 12:05
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