Case Nuove, quattro auto incendiate:
è il rione dei Rinaldi, si batte la pista
delle tensioni coi Mazzarella-D’Amico


Quattro auto divorate dalle fiamme. Quattro auto incendiate nella zona delle Case Nuove, in via Padre Ludovico da Casoria. E’ accaduto intorno alle 3.30 di lunedì mattina. E, dato il luogo in cui si è verificato l’episodio, le antenne delle forze dell’ordine si sono subito drizzate. Lì, nelle Case Nuove, ha la sua roccaforte il clan Rinaldi, quello con propaggini nella zona di San Giovanni a Teduccio. Quello che da oltre un anno è di nuovo in rotta di collisione coi Mazzarella-D’Amico. Una guerra silenziosa che si sta combattendo a colpi di ‘stese’, di intimidazione e, con buona probabilità, di auto incendiate. Una guerra che ha fatto pure due morti, stando all’inchiesta dei carabinieri e della Direzione distrettuale antimafia di Napoli che una settimana fa ha portato all’arresto di mandanti, esecutori e fiancheggiatori (presunti) per l’agguato di camorra al Lotto 0 di Ponticelli del 7 giugno del 2016 in cui morirono il boss dei ‘barbudos’ (Sanità) Raffaele Cepparulo e l’innocente Ciro Colonna. Sostiene l’indagine che Cepparulo sia stato ammazzato per volere del ras Ciro Rinaldi ‘My Way’ (arrestato) e di Michele Minichini (arrestato), figlio del più noto Ciro (cognato di Antonio De Luca Bossa) perché nei Rinaldi e nei ‘pazzignani’ s’era diffusa la convinzione che Cepparulo fosse intenzionato ad uccidere uno di loro per fare un piacere ai suoi nuovi alleati, i Mazzarella-D’Amico. In questo clima di rinnovata ostilità, ostilità che si trascina tra alti e bassi dalla fine degli anni Novanta, cade l’episodio di lunedì notte. Ecco, dunque, che la pista dell’avvertimento di camorra diventa quella più battuta. Anche se per ora siamo nel capo delle ipotesi. Solo i dovuti accertamenti potranno stabilire se l’incendio sia scoppiato per cause ‘naturali’ relativamente ad una macchina allargandosi poi alle altre tre, oppure se il raid incendiario sia stato di natura dolosa.

venerdì, 6 Aprile 2018 - 14:07
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