Cr8, de Magistris si affida a San Gennaro per la cancellazione del debito ingiusto: «Rimetti a noi il nostro debito»

Manifestazione contro il «debito ingiusto»
di Dario Striano

«Rimetti a noi il nostro debito». Piazza Municipio gremita per la protesta «contro il debito ingiusto» indetta da Luigi de Magistris per chiedere la cancellazione di un vecchio disavanzo del comune risalente al periodo post terremoto del 1980 e all’emergenza rifiuti del decennio scorso, che da giorni ha portato ad una debacle politica in città. Ma a spiccare tra la folla che stamane, nonostante il caldo e la giornata di festa, si è riversata dinanzi al Municipio di Napoli c’è una statua di carta pesta. Quella di San Gennaro. Simbolo di identità partenopea. Perché la partita a piazza Municipio si gioca così, tra canzoni napoletane e personaggi celebri di Napoli e della Campania. Sul palco in attesa del discorso del sindaco de Magistris risuonano le parole di Erri de Luca, la musica di Nino D’Angelo e Maria Nazionale, in mezzo al rock alternativo e alla musica folk proprie della tradizione di Sinistra. E poi c’è il celebre pugile Patrizio Oliva che non esita a ribadire il suo pieno sostegno alla manifestazione di DeMa. C’è il caos. Ci sono le bandiere dei partiti e dei sempre presenti Centri Sociali e gli striscioni di protesta delle associazioni della periferia est, schieratesi al fianco del primo cittadino partenopeo ma con riserva. «Manifestazione giusta – dicono – ma il sindaco non deve dimenticarsi delle periferie. Ce l’ha promesso».

Tutt’altra cosa rispetto alla contromanifestazione di piazza Trieste e Trento. O meglio al sit-in informativo, guai a chiamarlo contromanifestazione, organizzato dalle reti civiche in difesa di Napoli per «un’operazione verità». Per ribadire che «quel debito che l’amministrazione de Magistris non ha voluto mettere a bilancio è sancito da una sentenza di Corte dei Conti». Che «100 milioni di euro sono niente in confronto ai 2,8 miliardi di disavanzo certificati dalla Corte dei Conti». Qui, a due passi da piazza Plebiscito c’è molta meno gente e non c’è alcuna bandiera di partito. Forse anche per non alimentare ulteriori polemiche nei partiti per la presenza di esponenti di Forza Nuova e Partito democratico. Di Forza Italia e Lega. Tutti insieme appassionatamente per una sinergia di intenti che ha finito per spaccare i già dilaniati Pd e Centrodestra nelle scorse settimane. Ci sono solo le sigle delle reti civiche e le spillette con su scritto «No al sindaco ingiusto». C’è musica leggera e ci sono gli esponenti di Partito come in incognito, in giacca e cravatta. L’unico slogan vistoso è un fantoccio di polistirolo come la faccia del sindaco de Magistris che viene innalzato dalla gente proprio quando dal palchetto cominciano a prendere in giro il ‘primo cittadino arancione’. «De Magistris ha capito che per risanare il bilancio di Napoli deve affidarsi solo a San Gennaro. San Gennà, sciogli sto debito».

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sabato, 14 Aprile 2018 - 12:37
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