Tredici anni e già un bicchiere di alcool tra le mani. Per gioco o per sembrare più grande. Tredici anni e il sabato sera trascorso fuori casa. Per strada, con amici della stessa età. Luca, lo chiameremo così, è ora in ospedale. Non è pericolo di vita adesso, ma la notte è stata difficile. E’ stramazzato per strada a San Sebastiano al Vesuvio (Napoli), l’hanno soccorso dei passanti. Coma etilico, hanno detto i medici dell’ospedale Santobono che subito l’hanno soccorso. Ha bevuto, Luca. Ha bevuto l’alcool. E ha pure fumato delle canne. I test ai quali il 13enne è stato sottoposto restituiscono la fotografia plastica delle cause che hanno rischiato di portare Luca via per sempre. Come si sia procurato gli alcolici lo dovranno stabilire le forze dell’ordine. I genitori, giunti in ospedale, non ne hanno idea. Non hanno idea – dicono – del perché Luca abbia bevuto e fumato. La verità la conoscono soltanto i suoi amici, quelli con i quali Luca ha trascorso la serata. Quelli che sono spariti quando Luca si è sentito male (prima però hanno chiamato l’ambulanza). Lasciandolo solo. I carabinieri sono al lavoro per rintracciarli. Sono al lavoro, soprattutto, per capire da dove sia provenuto l’alcool: la legge vieta la vendita di alcolici ai minori, e allora sarà necessario capire se qualche commerciante abbia infranto la legge o se qualcuno dei ragazzini abbia portato qualche bottiglia da casa.
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domenica, 27 Maggio 2018 - 16:38
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