Un incontro con il capo della procura della Repubblica di Napoli e un altro con il Questore. Due appuntamenti informali, per discutere delle bombe che stanno terrorizzando i negozianti di Afragola e dell’ordigno esplosivo che stanotte ha danneggiato parte della pizzeria Sorbillo in via Tribunali.
Il senatore Nicola Morra, presidente della Commissione Antimafia, e il sottosegretario di Stato all’Interno Carlo Sibilia sono arrivati a Napoli in tutta fretta. Ché la storia delle bombe è ormai un’emergenza. Morra si è recato all’incontro con il capo della procura della Repubblica Giovanni Melillo, un incontro che era stato chiesto per parlare di Afragola (il caso Sorbillo si è verificato ad appuntamento già fissato) dove la situazione è davvero critica. Ben nove gli episodi di bombe esplose ai danni di esercizi commerciali negli ultimi 20 giorni. «La situazione è preoccupante, ma magistratura e forze dell’ordine stanno lavorando senza risparmiarsi. Ottimo segnale la forte presenza dei cittadini onesti di Napoli che non stanno abbassando la testa. Oggi sarò a Napoli per incontrare il procuratore Melillo per ascoltare e comprendere quanto sta accadendo a Napoli ed in provincia, con particolare attenzione ad Afragola, e dare il pieno supporto di cui la procura e gli investigatori necessitano. Ho anche sentito telefonicamente Gino Sorbillo per esprimere vicinanza e solidarietà. Sorbillo è simbolo di tutti coloro che resistono senza piegare la testa», ha commentato Nicola Morra.
Alle 15.30 invece il sottosegretario Cosimo Sibilia si recherà a far visita al questore Antonio De Iesu. «Otto bombe in provincia di Napoli e quella di stanotte a Gino Sorbillo non possono assolutamente essere ignorate dallo Stato. Ogni parola è superflua, servono azioni concrete», commenta Sibilia. Che poi lancia un messaggio ai napoletani onesti: «Le forze dell’ordine stanno lavorando intensamente in queste ore. Nel napoletano ci sono persone perbene, lavoratori onesti, straordinari imprenditori che ogni giorno mettono in atto un’azione di resistenza contro chi semina disordine e terrore. Ed e’ per tutti coloro i quali resistono con coraggio, senza piegarsi alla logica mafiosa, che dobbiamo garantire giustizia e serenità. Per loro il mio impegno a lavorare, in sinergia con le istituzioni centrali e locali, per ripristinare il senso di legalità».
Ai napoletani si è rivolto, via social, anche il vicepremier Luigi Di Maio: «Nell’ultima settimana ci sono state 8 bombe nella provincia di Napoli. Lo Stato deve farsi sentire adesso più che mai. Non dobbiamo lasciare spazio per la paura, ma solo per la forza di annientare questo schifo» ha affermato a Di Maio su Instagram commettendo però errori sull’emergenza ad Afragola perché le bombe sono 9 in 20 giorni e non come sostiene lui 8 bombe in sette giorni. Poi Di Maio si è rivolto a Sorbillo: «Caro Gino, non ti devi scusare con nessuno, il mondo conosce la bellezza di Napoli e il valore del suo popolo. Chi si deve scusare è chi ancora tenta di oscurare la bellezza della nostra terra con questi gesti vili. Hai tutta la mia solidarietà e tutto il mio supporto». E infine una promessa spot: «I vigliacchi non vinceranno».
Massima attenzione soprattutto sul caso di Afragola anche da parte del presidente della Commissione Antimafia alla Camera, Andrea Caso (grillino): «Gli abitanti di Afragola stanno vivendo ore drammatiche, questi ordigni minano la quiete economica cittadina, minacciano l’incolumità pubblica e sono una sfida vera e propria che la criminalità organizzata lancia allo Stato, non lasceremo libero il campo di continuare con questi vili atti intimidatori, presto un vertice per fare il punto della situazione, intanto la Commissione Antimafia è informata e vigila sugli ultimi accadimenti». «Massimo supporto e vicinanza a chi non abbassa la testa davanti alla #Camorra. Gino non sentirti solo» è stato il commento di Caso sui social al caso Sorbillo.
mercoledì, 16 Gennaio 2019 - 12:51
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