Afragola, torna l’incubo crolli: palazzina collassa come accadde nel luglio 2010 quando morirono 3 persone

Vigili del fuoco

Momenti di tensione questa mattina ad Afragola. Un palazzo, composto da piano terra e primo piano, è parzialmente crollato. Alle 9.30 circa un forte boato ha richiamato l’attenzione dei cittadini in zona. Secondo la prima ricostruzione a far crollare la palazzina sarebbe stata una voragine venutasi a creare alla base del fabbricato dopo le abbondanti piogge di questi giorni. Il crollo è avvenuto in pieno centro, in via Gramsci, non distante dal Municipio.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri, la polizia municipale e i vigili del fuoco che, dopo aver recintato la zona e messo in sicurezza tutti i cittadini, hanno accertato l’assenza di persone sotto le macerie. Il palazzo, in condizioni fatiscenti e abbandonato, era utilizzato come riparo da cittadini extracomunitari. Secondo gli inquirenti non dovrebbe esserci nessun ferito. Una folla di curiosi si è radunata per osservare le operazioni. Sul posto anche il sindaco di Afragola, Claudio Grillo, insieme al vicesindaco Biagio Castaldo.

L’episodio ha richiamato alla memoria il drammatico crollo della palazzina avvenuto nella notte tra il 30 ed il 31 luglio del 2010. Una palazzina di due piani si sbriciolò provando la morte di moglie e marito (Pasquale Zanfardino, di 33 anni, ed Enrica Tromba, di 29 anni) che furono ritrovati abbracciati sotto le macerie, e della 75enne Anna Cuccurullo. Quando ormai si erano perse le speranze fu trovata ancora in vita la piccola Imma Mauriello. I soccorritori riuscirono ad individuarla perché la bimba iniziò a gridare ‘mamma’ e la sua voce consentì ai soccorritori di raggiungere. La bimba rimase sotto le macerie 15 ore. Lo stabile sprofondò di circa due metri al di sotto del livello stradale. Altre tre persone presenti nella palazzina riuscirono a salvarsi.

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venerdì, 1 Febbraio 2019 - 12:27
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