Facebook come strumento per adescare bambine minorenni e convincerle, o costringerle, a scambiare video e foto dai contenuto intimi. Un 41enne di Palermo è accusato di avere fatto un uso criminale del noto social network. E’ accusato di essere riuscito ad attirare nella sua rete oltre 20 bambine tra i 9 e i 12 anni e di avere ottenuto, anche col ricatto, materiale fotografico sensibile.
Per questo motivo il 41enne è stato arrestato stamattina in esecuzione di un provvedimento di fermo emesso dalla procura della Lecce, che ha avviato l’inchiesta a seguito della denuncia sporta dai familiari di una bambina di 12 anni.
Il provvedimento è stato eseguito stamattina dai carabinieri della tenenza di Copertino: il 41enne, dopo le formalità di rito, è stato trasferito nel carcere Pagliarelli di Palermo dove attende la fissazione dell’udienza di convalida del fermo. Deve rispondere di pedopornografia ed estorsione. Con l’esecuzione del fermo, i carabinieri hanno eseguito anche tre perquisizioni domiciliari nel capoluogo siciliano, arrivando al sequestro di consistente materiale informatico pedopornografico.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri e dal pm Luigi Mastroniani, le vittime sarebbero state costrette, con la minaccia del 41enne di rivelare ai loro genitori i contatti avuti dalle figlie con uno sconosciuto, a inviare foto e video intimi. I fatti si riferiscono al periodo compreso tra marzo 2018 e aprile 2019.
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giovedì, 16 Gennaio 2020 - 15:53
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