Coronavirus, la Campania chiede ventilatori ma la Protezione civile non li manda. De Luca: «Acquistati in Cina»

Vincenzo De Luca
Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca (Foto Kontrolab)

Alla Campania servono urgentemente 400 ventilatori, attrezzatura basilare per aiutare la guarigione dei malati di Coronavirus. La Regione ne ha chiesto tanti alla Protezione civile, ottenendo la promessa di averli entro il 20 marzo: «Ebbene, siamo al 20 marzo e non abbiamo ricevuto nulla» dichiara in diretta streaming il Governatore della Campania Vincenzo De Luca che spiega l’enorme bisogno di strumentazioni da parte della Regione Campania e la mancata risposta della Protezione Civile.

E allora, dice De Luca, l’ente corre ai ripari: «Ci siamo impegnati ed abbiamo chiesto la collaborazione di Alessio Fasano dell’Università di Harward che ci ha consentito di individuare dei fornitori cinesi. Ne abbiamo acquistati 150, ma il problema sono i tempi di arrivo ed i controlli che si effettuano a Shangai per verificare che il carico arrivi effettivamente sulle navi». Di settimana in settimana, assicura De Luca, dalla Cina arriverà la fornitura «in attesa che ci arrivino i ventilatori promessi dalla Protezione civile».

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Altro capitolo spinoso, le mascherine: «La Protezione civile ce le ha mandate, taccio su quello che è arrivato per carità di Patria», e quindi è scattata anche in questo caso la ricerca di mercato. Dunque un milione di dispositivi di sicurezza Ffp2 e Ffp3 ed un milione di mascherine chirurgiche saranno recapitate alla regione, fornite da ditte individuate dall’ente; altre cinquantamila saranno fornite lunedì da una ditta di Nola con cui è stato stipulato un contratto che prevede una commessa da un milione di pezzi: «In questo modo, da mercoledì o da giovedì, saremo autonomi ma solo per un mese. Più di questo non siamo riusciti a fare sul mercato mondiale».

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Ultimo impegno, quello per i kit per i test rapidi: la Regione ne ha acquistati 700mila «per garantire la tutela del personale medico ed infermieristico. E’ affidabile fino al 90% e serve ad individuare gli asintomatici ed a proteggere il personale sanitario. Perché – conclude De Luca – Dio non voglia che il 20% venga contagiato, andiamo verso la catastrofe».

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venerdì, 20 Marzo 2020 - 15:01
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