Coronavirus, ecco la app che traccerà i contagi nella fase 2: è di un’azienda italiana, disponibile gratis per il Governo

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Eccola la app che aiuterà il Governo a ‘tracciare’ i contagi nella’attesa fase 2. Ieri sera è arrivata la firma del commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus Domenico Arcuri sull’ordinanza che segue l’avviso pubblico per l’individuazione dell’azienda che deve mettere a punto il software.  Quest’ultimo viene ‘donato’ dall’azienda al Governo, nei prossimi giorni sarà operativo.

«Il contact tracing o tracciatura dei contatti – si legge nell’ordinanza – è una delle azioni di sanità pubblica utilizzate per la prevenzione e contenimento della diffusione di molte malattie infettive e rappresenta un elemento importante all’interno di una strategia sostenibile post-emergenza e di ritorno alla normalità».

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Un aspetto fondamentale, dunque, per garantire una ripartenza del Paese in tutta sicurezza perché il contact tracing «può aiutare ad identificare individui potenzialmente infetti prima che emergano sintomi e, se condotto in modo sufficientemente rapido, può impedire la trasmissione successiva dai casi secondari». Unico strumento di tracciatura sicura è quella teconogica attraverso un software, una applicazione per un «tracciamento di prossimità molto più efficiente e rapido di quello tradizionale che non sempre si rivela efficace e comporta maggior dispendio di risorse».

Lo scorso 23 marzo il commissario Arcuri ha avviato la ‘fast call for contribuition’ promossa dal Ministero dello Sviluppo economico, dal Ministro della Salute e dal Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione nell’ambito dell’iniziativa «Innova per l’Italia». La gara, chiusa il 26 marzo, era rivolta a privati, società ed enti, e diretta a individuare le migliori soluzioni digitali e tecnologiche disponibili per il monitoraggio “attivo” del rischio di contagio.

Il 31 marzo è stato invece nominato il “Gruppo di lavoro data-driven per l’emergenza Covid-19” con il compito di effettuare attività di analisi e studio degli impatti del fenomeno epidemiologico in atto, nonché di «procedere in tempi rapidi la valutazione delle proposte formulate dai partecipanti alla fast call for contribution, al fine di selezionare la proposta più efficace e idonea ad essere implementata in tempi rapidi a livello nazionale».

Dopo questa prima fase di bando e di istruttoria è stata selezionata la soluzione denominata “Immuni”, proposta dalla società Bending Spoons S.p.a., «ritenuta più idonea per la sua capacità di contribuire tempestivamente all’azione di contrasto del virus, per la conformità al modello europeo», «per le garanzie che offre per il rispetto della privacy». La procedura ha ricevuto il placet della Presidenza del Consiglio e la società Bending Spoons S.p.a. «esclusivamente per spirito di solidarietà e, quindi, al solo scopo di fornire un proprio contributo, volontario e personale, utile per fronteggiare l’emergenza» ha manifestato la volontà di concedere in licenza d’uso aperta, gratuita e perpetua il codice sorgente e tutte le componenti applicative facenti parte del sistema di contact tracing già sviluppate e la propria disponibilità a completare gli sviluppi informatici, sempre a titolo gratuito,  che si renderanno necessari per consentire la messa in esercizio del sistema nazionale di contact tracing digitale.

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venerdì, 17 Aprile 2020 - 09:49
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