Coronavirus, per la prima volta in Italia cala il numero dei positivi. Richeldi: «Molti morti, la battaglia non è vinta»

Il professore Luca Richeldi e il capo della Protezione civile Angelo Borrelli

Per la prima volta dall’inizio dell’emergenza sanitaria Coronavirus, il totale delle persone attualmente positive fa registrare un decremento. Sensibile, ma è un pur sempre un decreto: – 20 persone. E il dato va ad aggiungersi ad altri dati positivi: il decremento dei ricoverati in terapia intensiva (-62 rispetto a ieri) o ricoverati in ospedale (-127), nonché l’aumento del numero delle persone guarite (1822 in più rispetto a ieri). «Vediamo un segno meno per la prima volta e questo è un segnale estremamente incoraggiante», spiega il professore Luca Richeldi, direttore dell’Unità di Pneumologia al Policlinico Gemelli di Roma e componente del Comitato tecnico scientifico (Cts). Eppure, avverte il professore, queste buone notizie non sono sufficienti per consentire di pensare che il peggio sia passato e tornare dunque alla normalità come nulla fosse accaduto.

«La battaglia non è vinta, siamo forse in un periodo di relativa tregua per la diffusione del virus ma non è il momento di abbassare la guardia», ammonisce Richeldi. A questa conclusione il professore giunge alla luce di un dato che non è ancora soddisfacente ed è il dato relativo alle persone decedute, che resta alto anche se rispetto a pochi giorni fa sembra essere sceso in maniera stabile sotto quota 500: oggi si contano 454 vittime in più. Nella notte si è arreso al Coronavirus il dottor Luciano Abruzzi: con lui salgono a 138 i medici rimasti stroncati dal Covid-19. Neurologo all’ospedale Maggiore di Cremona, 58 anni, era stato trasferito al Policlinico di Milano. Contagiato presumibilmente in corsia, era intubato dal 23 marzo e gli sono state fatali alcune complicazioni proprio quando sembrava avesse superato la fase più critica. Responsabile del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze e Ambulatorio Malattia di Parkison all’ospedale di Cremona, aveva lavorato nella casa di riposo Cremona Solidale.

Quanto al dettaglio del bollettino diffuso dalla Protezione civile, il totale delle persone che hanno contratto il virus è 181.228, con un incremento rispetto a ieri di 2.256 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 108.237, con un decremento di 20 assistiti rispetto a ieri.
Tra gli attualmente positivi 2.573 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 62 pazienti rispetto a ieri.
24.906 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 127 pazienti rispetto a ieri.
80.758 persone, pari al 75% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
Rispetto a ieri i deceduti sono 454 e portano il totale a 24.114. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 48.877, con un incremento di 1.822 persone rispetto a ieri.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 34.587 in Lombardia, 13.522 in Emilia-Romagna, 14.557 in Piemonte, 10.061 in Veneto, 6.568 in Toscana, 3.496 in Liguria, 3.212 nelle Marche, 4.365 nel Lazio, 3.019 in Campania, 1.929 nella Provincia autonoma di Trento, 2.810 in Puglia, 1.190 in Friuli Venezia Giulia, 2.210 in Sicilia, 2.062 in Abruzzo, 1.540 nella Provincia autonoma di Bolzano, 424 in Umbria, 854 in Sardegna, 828 in Calabria, 548 in Valle d’Aosta, 242 in Basilicata e 213 in Molise.

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lunedì, 20 Aprile 2020 - 18:57
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