Napoli, ospedale Pellegrini devastato dopo la morte di Ugo Russo: 9 misure cautelari. Due indagati sono minorenni

ugo russo
La vittima Ugo Russo

Sei arresti e due provvedimenti di permanenza in casa sono le misure disposte nei confronti di sei maggiorenni e due minori accusati della devastazione del Pronto soccorso dell’ospedale ‘Pellegrini’ di Napoli avvenuta lo scorso primo marzo dopo l’uccisione del 16enne Ugo Russo. Le misure cautelari in carcere (un settimo destinatario è irreperibile) sono state eseguite questa mattina dalla Squadra Mobile di Napoli.

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L’ospedale fu danneggiato da alcune persone che giunsero in ospedale mentre i medici stavano tentando di rianimare il giovane,  ucciso dal colpo di pistola esploso da un carabiniere nel corso di una tentata rapina a Borgo San Lucia.

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Ugo Russo, insieme ad un complice, aveva tentato la rapina ai danni del militare (un 23enne napoletano di stanza a Bologna ma quella sera libero dal servizio) che si trovava in compagnia di una ragazza. Le accuse sono (a vario titolo) di devastazione e saccheggio, interruzione di un servizio di pubblica necessità, violenza privata e resistenza a pubblico ufficiale, tutti aggravati dal metodo mafioso.

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lunedì, 20 Aprile 2020 - 11:36
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