Coronavirus, Conte: «Immuni sarà su base volontaria e rispetterà la privacy». Per Arcuri è «Fondamentale per la fase 2»

Cellulare

Immuni, l’app di contact tracing, fa ancora discutere. Da più parti sono arrivate critiche e appelli al rispetto della privacy ma interrogativi sull’obbligatorietà. Nei giorni scorsi il leader della Lega Salvini aveva affermato che «un commissario non può certo derogare dai diritti costituzionali senza che sia il Parlamento, e quindi il popolo, ad essere investito di decisioni così delicate». «Chi gestisce i dati raccolti, dove vengono conservati e per quanto e di chi è la proprietà dei dati? Garantire la protezione di diritti e dati privati degli Italiani per la Lega è fondamentale, la strada scelta dal governo è pericolosa» si domandava Salvini. Il Governo ha fatto sapere però che per autorizzare la app di contact tracing, sarà necessaria una norma di legge.

Ma come verrà utilizzata? Qualche italiano ha storto il naso sollevando dei dubbi. Il premier Conte si è affrettato a chiarire, sarà «offerta su base volontaria e non obbligatoria e faremo in modo che chi non vorrà scaricarla non subirà limitazione nei movimenti o altri pregiudizi. Un team composto dal ministero dell’Innovazione, dal ministero della Salute e da esperti in sicurezza cibernetica sta affiancando il Commissario Arcuri al fine di implementare questa applicazione nel migliore dei modi e con le più elevate garanzie»

Il commissario Arcuri intanto la difende, definendola «fondamentale per la Fase 2». Ma dal Viminale arriva l’avvertimento: lo strumento può essere utile, ma va garantita la sicurezza dei dati di 60 milioni di cittadini. «L’alternativa – ha spiegato il commissaio Arcuri –  alla mappatura tempestiva dei contatti è semplice: le misure di contenimento non potrebbero essere alleggerite e noi dovremmo continuare a sopportare i sacrifici di queste settimane, privandoci di quote importanti della nostra libertà». Ma ha anche spiegato che «la privacy e la riservatezza dei dati è un diritto inalienabile e irrinunciabile».

«Il contact tracing – ha poi aggiunto – è una modalità per garantire che in qualche modo vengano conosciuti e tracciati i contatti che le persone hanno, molto importante se qualcuno si contagia. Possono essere usati per contenere la diffusione del virus. In tutto il mondo alleggerire il contenimento significa essere in grado di mappare tempestivamente i contatti delle persone»

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mercoledì, 22 Aprile 2020 - 08:29
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