Fatture gonfiate per sponsorizzazioni sportive, 60 imprese coinvolte e sequestro beni per oltre 200mila euro

Guardia di Finanza

Un’evasione fiscale realizzata attraverso l’uso di fatture gonfiate per sponsorizzazioni sportive emesse da associazioni dilettantistiche nei confronti di oltre 60 imprese ravennati. E’ il nucleo dell’indagine della guardia di Finanza di Ravenna che ha portato al sequestro preventivo di beni per oltre 200mila euro emesso dal Gip su richiesta della Procura. Sia i responsabili delle società dilettantistiche che quelli delle imprese sponsor, sono stati denunciati per frode fiscale.

L’inchiesta è scattata quando, nel corso di un controllo fiscale su tre associazioni calcistiche, le Fiamme Gialle hanno individuato un sofisticato sistema di presunta frode basato sulla sistematica sovrafatturazione delle sponsorizzazioni. In particolare è emerso che i responsabili delle società sportive, avevano stipulato contratti di sponsorizzazione per importi superiori a quelli pattuiti. In esecuzione di tali contratti, che prevedevano l’affissione di striscioni pubblicitari sui campi di gioco e sulle divise dei giocatori, le società sportive emettevano fatture regolarmente pagate dagli sponsor. Pero’ in un secondo tempo i responsabili delle associazioni prelevavano una parte delle somme incassate e le restituivano, secondo percentuali concordate, alle imprese sponsor che ottenevano cosi’ illeciti vantaggi fiscali quali deduzioni di costi superiori a quelli reali e indebita detrazione di Iva.

Secondo gli inquirenti, per dare una parvenza di regolarità ai prelievi del contante da restituire agli sponsor, i responsabili delle società sportive li giustificavano come rimborsi spese destinati agli sportivi o agli accompagnatori i quali, in realtà, non riscuotevano nulla. L’importo delle fatture gonfiate, è stato quantificato in oltre un milione e mezzo di euro.

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venerdì, 17 Luglio 2020 - 14:30
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