La Guardia di Finanza di Trapani ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip di Trapani, nei confronti di 11 persone nell’ambito di un’indagine su presunte tangenti pagati per gli approvvigionamenti idrici. Tra i destinatari anche il sindaco di Favignana, Giuseppe Pagotto, l’ex vicesindaco Vincenzo Bevilacqua, il comandante della polizia municipale, Filippo Oliveri, e una dipendente di una compagnia di navigazione di Napoli. Tutti sono agli arresti domiciliari in seguito al’inchiesta sull’ aggiudicazione del contratto di fornitura di acqua potabile, mediante navi cisterna, nelle isole minori della Sicilia. Sono 24 li indagati. Il danno erariale è stimato in 2 milioni di euro. Tra i destinatari della misura cautelare anche Stefano Donati l’ex direttore dell’Area Marina Protetta, per il quale è scattato l’obbligo di dimora a Roma.
Le indagini hanno consentito di svelare uno scenario di presunta illegalità nel funzionamento dell’apparato amministrativo dell’ente comunale, facendo emergere la sistematica commissione di molteplici illeciti con particolare riguardo alla gestione delle risorse e degli approvvigionamenti idrici, agli affidamenti di lavori e servizi pubblici afferenti all’Area Marina Protetta delle Isole Egadi, alle attività ispettive di competenza della locale polizia municipale ed alle trattazioni di pertinenza del settore finanziario e dell’ufficio tecnico.
Stando alle indagini, il sindaco di Favignana durante la campagna elettorale del 2018 avrebbe compiuto diversi abusi con la compiacenza del comandante della Polizia municipale omettendo di espletare i dovuti controlli di competenza della Polizia Municipale nei confronti di taluni cittadini e di titolari di attività commerciali che appoggiavano la candidatura del sindaco, mentre d’altro lato sarebbero stati concertati ed effettuati mirati controlli nei confronti di quanti erano ritenuti avversari politici del sindaco.
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venerdì, 17 Luglio 2020 - 11:08
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