Vicenza, cubano preso per il collo da poliziotto: il video diventa virale e scoppia il caso. La questura: «Non è razzismo»

Un frame del video

Un poliziotto che prende per il collo un ragazzo di colore. La scena ripresa da un video e postata su Instagram. Inevitabile, sull’onda del caso George Floyd, che la vicenda deflagrasse su social e media. L’episodio è avvenuto a Vicenza, il video ritrae un agente in forza alla locale questura che prende il giovane, che si è poi scoperto essere di origini cubane, per il collo. Il poliziotto, insieme a un collega, gli aveva chiesto i documenti ma il giovane si era rifiutato allontanandosi. Di qui la reazione dei due agenti, ripresa col telefonino da un amico del ragazzo, postata su Instagram e bollata come «atto di razzismo».

«Senza alcun motivo questo poliziotto in divisa ha chiesto documenti al mio migliore amico –  si legge nel post che accompagna il video. «Lui’ – scrive il ragazzo, – sì è rifiutato» di fornire il documento perché non aveva preso parte alla rissa per cui gli agenti erano intervenuti. «Questo’» è un ‘«atto di razzismo», ha poi aggiunto del giovane.

Del tutto diversa la versione fornita dai vertici della questura vicentina. A parlare lo stesso questore Antonino Messineo che, commentando il video, ha smentito si sia trattato di razzismo e di un nuovo ‘caso George Floyd’: «Non c’è assolutamente nessun atto razzismo – ha dichiarato –  nessuno dei miei uomini ha comportamenti razzisti, è una questione di educazione alla legalità. C’è l’uso della forza ma non l’uso della violenza gratuita. La stessa cosa sarebbe potuta accadere a un italiano».

Secondo la ricostruzione completa degli eventi, che va oltre la mera ricostruzione degli amici del ragazzo cubano, poco prima era in corso una rissa tra italiani e i poliziotti volevano sedarla; mentre riportavano la calma, un gruppetto di cubani avrebbe preso a prendere in giro gli agenti che a questo punto hanno cercato di allontanarli, inutilmente. Il ragazzo ripreso nel video, sempre secondo la versione della polizia, avrebbe continuato ad avvicinarsi e disturbare e a quel punto l’agente, dopo 5 minuti di azione di disturbo, testimoniato da altri video, gli ha chiesto i documenti. Il ragazzo però si è rifiutato di consegnarli e ha cercato di allontanarsi. Per fermarlo l’agente prima lo ha preso per un braccio e poi, quando il giovane ha tentato ancora di allontanarsi per scappare, lo ha bloccato afferrandolo per il collo. Il tutto è durato circa 15 secondi dopo i quali entrambi sono caduti a terra. Il cubano, fuggito, è stato poi bloccato da un’altra volante. Il poliziotto per le escoriazioni riportate nella caduta è stato refertato con tre giorni di prognosi mentre il cubano denunciato per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale e portato ai domiciliari. E’ prevista per domani mattina in Tribunale la direttissima.

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mercoledì, 12 Agosto 2020 - 10:02
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