Manovra, ripartono le cartelle esattoriali ma stop atti esecutivi. Salvini: «Qualcuno cerca lo scontro sociale»

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Si sblocca l’invio delle cartelle esattoriali, mentre restano congelate le ingiunzioni di pagamento e delle procedure esecutive. E’ l’accordo raggiunto la scorsa notte durante il vertice di governo a Palazzo Chigi sulla manovra (che ancora non è stata definita). Italia Viva e al Movimento Cinque Stelle avevano chiesto un nuovo stop totale sino a gennaio ma a la soluzione di compromesso trovata è non bloccare le cartelle ma la fase esecutiva. Inoltre dovrebbe essere riaperta la rateizzazione per chi è decaduto.

Le opposizioni non hanno mancato di puntare il dito contro il Governo, alla luce del nuovo complicato momento economico che stanno attraversando le aziende italiane e delle restrizioni alle attività imprenditoriali che si rifletteranno inevitabilmente sui redditi delle persone. «Non è  certo così che si aiutano famiglie e imprese a sopravvivere alla drammatica crisi economica scatenata dalla pandemia – ha commentato il vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato, Licia Ronzulli – Abbiamo provato a dirlo in tutti i modi a un governo che pensa solo a tirare a campare elargendo bonus a mo’ di mancette per i quali è costretto a far cassa mettendo le mani nelle tasche dei cittadini già in estrema difficoltà. Non siamo stati ascoltati e adesso, nel pieno di una seconda ondata di Covid, con lo sblocco delle cartelle esattoriali si condannano migliaia di italiani a non riprendersi più da questa crisi».

Sulla stessa linea il leader della Lega Matteo Salvini, che affida il suo pensiero a un tweet: «Il governo ha confermato che 9 milioni di cartelle esattoriali (il 90% per debiti inferiori ai 10.000 euro) arriveranno a casa delle famiglie italiane nelle prossime settimane. Una follia! Qualcuno cerca lo scontro sociale per continuare a occupare le poltrone? Non si scherza con il futuro e con la vita degli italiani. Fermatevi!». 

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sabato, 17 Ottobre 2020 - 18:25
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