Manovra, inciucio Governo-Forza Italia sullo scostamento ma Di Maio chiude le porte a un’alleanza. Cosa prevede il testo

Luigi Di Maio Dimissioni
Luigi Di Maio durante la conferenza in cui annuncia le sue dimissioni da capo politico del MoVimento

La Manovra di bilancio, alla vigilia della presentazione in Parlamento, potrebbe avere non solo conseguenze sul piano economico-finanziario ma anche politiche. Si coglie infatti uno spiraglio per una apertura a Forza Italia sebbene Luigi Di Maio, ex capo politico del Movimento Cinque Stelle e attuale ministro degli Esteri, frapponga dinanzi a questa eventualità il muro ideologico del no dei grillini a un patto con Silvio Berlusconi. Ma andiamo con ordine partendo dalla misura economica.

La Manovra, a sorpresa, contiene anche un anticipo del Revovery Fund, 120 miliardi di euro da spalmare in 3 anni (34 i miliardi previsti nel 2021). Inserimento ‘fuori bilancio’ che consiste nell’anticipazione da parte dello Stato delle somme messe a disposizione dall’Unione europea per investimenti e progetti, compensati poi mano mano dall’arrivo dei fondi comunitari. Si tratta dunque della prima ‘cornice’ per l’attuazione in Italia del Recovery Fund che prevede regole stringenti per la raccolta e il monitoraggio dei dati, ma anche conti separati e prestiti e ogni anno entro giougno una relazione al Parlamento relativa all’utilizzo delle risorse e i risultati raggiunti. Questa proposta ‘fuori bilancio’ che non dovrebbe incidere sul deficit.

Per quanto riguarda le altre misure, la Manovra mette sul piatto quasi 12 miliardi per il lavoro rifinanziando con 5,3 miliardi la cassa integrazione e prorogando fino a giugno 2021 la cig Covid e al marzo 2021 il blocco dei licenziamenti. Sono stati inseriti incentivi per assumere donne e giovani (100% per tre anni per chi assume under 36 e del 100% per chi assume donne per un massimo di 6mila euro all’anno). La decontribuzione è del 30% per tutti i lavoratori assunti nel Mezzogiorno, di qualsiasi età.  Per il pubblico impiego arrivano 400 milioni per il rinnovo contrattuale e un fondo di 3,63 miliardi dal 2021 al 2033 per le assunzioni nel pubblico: 3.280 ingressi nella giustizia, 140 al ministero delle Politiche agricole, 142 a quello della Salute, 250 all’Interno, 550 alle Ragionerie territoriali dello Stato: circa 14mila assunzioni. Sono 14 miliardi per le imprese, 4 miliardi per le imprese in lockdown (i cosiddetti ristori), 300milioni per la moratoria sui mutui e altri 300 per l’accesso alla liquidità. Più 4 miliardi per i ristori delle imprese bloccate dai lockdown. Si inserisce inoltre l’assegno unico universale al posto delle detrazioni e degli assegni alle famiglie mentre 4 miliardi vengono stanziati per il reddito di cittadinanza. Si conferma l’assegno di mobilità e si proroga di 7 giorni il congedo di paternità. Si amplia la no tax area per gli studenti con Isee fino a 20mila euro.  Per la Sanità vengono stanziati 4 miliardi (850 milioni destinati alle indennità di medici e infermieri).

Passando alla politica, il Governo ha incassato la disponibilità del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi a votare lo scostamento di Bilancio. Una notizia commentata da Giuseppe Conte che apre al dialogo con Forza Italia sulla manovra e sul nuovo scostamento di bilancio, ma ribadisce il no a un ingresso di Forza Italia in maggioranza. In Parlamento «la maggioranza è salda ma sarebbe irragionevole non dialogare» con chi offre il suo «contributo costruttivo» è il pensiero del premier. Al contrario. Conte fa sapere di aver dato mandato ai capi delegazione e, per il loro tramite, ai capigruppo di «stabilire un percorso di dialogo e collaborazione».

Forza Italia ribadisce le proprie aperture. «Sentiamo il dovere morale di mettere da parte le polemiche e le recriminazioni, anche se giustificate. Forza Italia è stata l’opposizione di questo governo e intende rimanere un partito di opposizione» ha detto Silvio Berlusconi in collegamento con una conferenza stampa di Forza Italia sulle proposte azzurre per la Manovra.

L’idea di aprire a Forza Italia anche le porte del Governo, caldeggiata dietro le quinte da Pd e Italia Viva, desiderosi di liberarsi dall’alleato pentastellato, però è rispedita al mittente da uno dei suoi componenti di peso.«L’ingresso di Forza Italia in maggioranza non ha senso – ha dichiarato Luigi Di Maio – Io rispetto tutti ma il M5S e Berlusconi sono due mondi diversi».

giovedì, 19 Novembre 2020 - 11:14
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