La storia di Gessica Notaro è una storia simbolo di violenza e resilienza. La violenza contro una donna diventata bersaglio della gelosia dell’ex compagna e da lui sfregiata al volto con dell’acido; la storia di una ragazza resiliente, che ha saputo reagire a quella tragedia, diventare portavoce delle persone vittime di violenza da parte di un partner, e riscattarsi anche nella vita pubblica per esempio con la sua fortunata partecipazione allo show di Rai Uno ‘Ballando con le stelle’.
Oggi la vicenda che la vide protagonista è arrivata ad un epilogo giudiziario. La quinta sezione penale della Corte di Cassazione ha infatti emesso la condanna definitiva nei confronti di Edson Tavares, il 32enne di origine capoverdiana che sfregiò Gessica, confermando la pena a 15 anni, 5 mesi e 20 giorni di reclusione inflitta dalla Corte di appello di Bologna, così rigettando il ricorso della difesa.
Tavares, accusato di aver perseguitato e sfregiato con l’acido il 10 gennaio 2017 Gessica Notaro, si trova in carcere a Bologna dove sta scontando la pena a cui era stato condannato in appello nel novembre del 2018. Stamattina in udienza il sostituto procuratore della Cassazione Antonietta Picardi, che aveva già consegnato la sua requisitoria scritta nel novembre scorso, aveva chiesto di confermare la condanna del capoverdiano. Richiesta accolta dalla Suprema Corte, che ha anche confermato l’espulsione dall’Italia di Tavares a fine pena e i risarcimenti alle parti civili. L’udienza in Cassazione inizialmente prevista per lo scorso marzo era stata rinviata a causa dell’emergenza coronavirus.
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martedì, 15 Dicembre 2020 - 14:25
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