Covid, insorgono anche le Città Santuario: da Assisi a Pompei gli imprenditori scendono in piazza: «Noi dimenticati»

Il Santuario di Pompei

Per la prima volta, gli imprenditori di 5 città santuario italiane, piccole ma di straordinaria importanza religiosa e turistica, scenderanno in piazza, in contemporanea, per rappresentare il loro dramma e la loro enorme preoccupazione per il futuro.
Non a caso è stato scelta la data del Venerdì Santo, il prossimo 2 aprile. Alle 20 centinaia di imprenditori diAssisi, Cascia, Loreto, Pompei e San Giovanni Rotondo si uniranno in un una protesta che non ha precedenti: pacifica e nel rispetto delle regole di sicurezza, ma estremamente determinata. La protesta di chi non si arrende a morire nell’indifferenza generale.

L’iniziativa è di Confcommercio Assisi, che a partire dallo scorso novembre ha coordinato la protesta delle realtà imprenditoriali del territorio stremate dalla crisi economica, congiuntamente al comitato spontaneo commercianti di Assisi centro. Da allora, ogni settimana e all’insegna dello slogan #noidimenticati, decine di piccoli imprenditori si sono dati appuntamento nei luoghi più suggestivi della città umbra per mostrare alle istituzioni la loro condizione di estrema difficoltà, ma anche la volontà di non mollare.

Dopo oltre un anno dall’inizio della pandemia che ha completamente azzerato il turismo, e svuotato completamente le città che basavano la loro economia prevalentemente su questo settore, da Assisi la protesta si à estesa ad altre città santuario, che condividono questa battaglia. I ristori previsti per queste realtà sono infatti del tutto insufficienti. Cascia, che con tutto il territorio della Valnerina vive ancora il martirio del terremoto, non è nemmeno ammessa al contributo a fondo perduto previsto dal decreto Sostegni, perché con una popolazione inferiore ai 10 mila abitanti.

L’appello delle piccole imprese delle 5 città santuario, al governo e ai parlamentari delle quattro regioni coinvolte, è di creare le condizioni perché gli aiuti arrivino davvero, in forma rapida e coerente con il danno subito in questo lunghissimo anno con incassi zero. «Siamo dimenticati tra i dimenticati», dicono.

giovedì, 1 Aprile 2021 - 09:41
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