L’Italia che cerca di riaprire: spiragli per bar e ristoranti. Regole rigide per cinema e teatri. La spinta delle Regioni

Coronavirus

La presidenza della Conferenza delle Regioni va alla Lega, come preannunciato: Massimiliano Fedriga, governatore leghista del Friuli è stato eletto al vertice dell’organo che gestisce i rapporti tra Regioni e Province autonome e Governo centrale. La vicepresidenza va al Pd, in particolare a Michele Emiliano, governatore della Puglia, che ‘vince’ su Vincenzo De Luca, indicato all’inizio tra i papabili per il ruolo.

Quella di Fedriga, in un momento delicato nei rapporti tra Regioni e Governo sul tema dell’emergenza sanitaria e delle chiusure delle attività economiche, sarà una gestione in continuità con quella del predecessore piddino Stefano Bonaccini. «Il mio impegno- ha dichiarato dopo la nomina –  sarà quello di trovare una unità di intenti e una sintesi costruttiva tra tutti i componenti delle assise da un lato e il Governo dall’altro, superando gli steccati degli schieramenti. Soprattutto in questo momento di difficoltà che stiamo ancora attraversando, diventa di fondamentale importanza trovare una linea comune che permetta al sistema Paese di uscire dall’emergenza sanitaria e di affrontare, nel migliore dei modi, le sfide future che avremo davanti».

Intervistato poi a Canale 5 ha ribadito che le istituzioni «devono muoversi insieme con i cittadini, oggi esiste uno scollamento tra una fetta importante della popolazione e le istituzioni», e sul governo Draghi: «Se nei prossimi giorni si fa un piano di riapertura di alcune attività, credo sia la strada corretta. Se si vuole tenere blindato tutto per un altro mese si rischia di perdere la battaglia contro il virus».

«Abbiamo iniziato già la scorsa settimana, in continuità con la precedente Conferenza a dimostrazione di una unità fra le regioni, a far lavorare la Commissione per scrivere le linee guida per le riaperture –  ha annunciato Fedriga. Rispondendo a una domanda specifica, Fedriga ha indicato che «come è stato fatto l’anno scorso, vorremmo anche quest’anno proporre al Governo soluzioni per garantire la sicurezza dei cittadini e nel contempo la ripresa di alcune attività economiche». C’è però qualche differenza sostanziale rispetto al 2020: «La situazione era molto diversa, uscivamo da lockdown pesante e in più quest’anno abbiamo le armi, i vaccini e speriamo di averne sempre di più». Oltre al fatto di avere «l’esperienza di un anno in più» Per Fedriga rispondono a “buon senso” l’ipotesi di «utilizzare spazi aperti con la bella stagione per far riaprire alcune attività, le lezioni individuali in palestra, l’esperienza cinema e teatri».

E’ proprio sul tema delle riaperture, anche se parziali, che si sta giocando a Roma una partita decisiva. Il clima di scontento in Italia, tra imprenditori e commercianti, è palpabile. Si moltiplicano le manifestazioni di piazza, le iniziative di protesta e l’esecutivo di Mario Draghi sa di dover tenere conto anche dello scontento e della crisi economica conseguente le chiusure ad oltranza. In questo contesto, si lavora per un piano di riaperture graduale e condizionato dalla curva dei contagi.

Si tiene conto di elementi positivi come l’indice di contagiosità sceso allo 0,6% a settimana, ma si tende a non volere togliere troppi paletti per evitare ondate di ritorno come in Sardegna, passata repentinamente dalla zona bianca alla zona rosso scuro e a tenere sempre presente la campagna vaccinale in corso, con l’obiettivo fissato dal generale Figliuolo, neo commissario all’emergenza, di 500mila somministrazioni al giorno.

Dunque, sebbene l’ultimo decreto scada il 30 aprile, già dal venti potrebbero esserci delle riaperture. Per esempio per bar e ristoranti, per i quali sarebbe possibile una apertura anche la sera su prenotazione e solo all’aperto; per cinema e teatri (con limiti di capienza), ma solo su prenotazione, con tampone eseguito nelle 48 ore precedenti o se si è già immuni grazie alla doppia dose di vaccino; per i musei con visite a tempo, per stadi e campi da tennis e per le palestre. Le scuole, intanto, sono riaperte da oggi in tutta Italia sino alla prima media.

lunedì, 12 Aprile 2021 - 11:00
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