Conferenza Regioni, lascia Bonaccini. Presidenza al centrodestra, in pole Fedriga del Friuli. De Luca quotato come vice

Il governatore del Friuli Fedriga

 Mario Draghi avrà un nuovo interlocutore al tavolo delle trattative con le Regioni. In pole per sostituire Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna, al vertice della Conferenza delle Regioni c’è infatti il leghista Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia, che farà giocoforza spostare l’asse delle contrattazioni verso il centrodestra (che oggi guida la maggior parte delle Regioni), con possibili conseguenze anche sulle istanze aperturiste dei governatori, oggi in verità condivise anche da quelli in quota centrosinistra.

Oggi, dopo sei anni, Bonaccini lascia la presidenza e spiega in un post su Facebook: «Avevo ribadito a più riprese, da un anno a questa parte, la mia disponibilità a questo avvicendamento, posto che da tempo la stragrande maggioranza di Regioni è a guida centrodestra (e se ho potuto guidare in modo unitario la Conferenza, anche in queste condizioni, lo debbo anzitutto a loro, che mi hanno sostenuto e permesso di trovare sempre una sintesi)».

«Avevo chiesto che questo cambio si producesse però con un accordo unitario, per non aprire nell’emergenza una divisione tra noi e un indebolimento nel confronto col Governo – continua  – nel momento in cui siamo chiamati a contrastare la pandemia e i suoi effetti drammatici sulla vita dei cittadini. Mi pare che questa sera si siano raggiunte queste condizioni e che nella giornata di domani si potrà procedere, quindi in tempi rapidissimi e in modo davvero unitario come avevo auspicato».

Insieme a Bonaccini, lascia il vicepresidente Giovanni Toti, governatore ligure. In lizza per la vicepresidenza c’è il campano Vincenzo De Luca o, in alternativa, Michele Emiliano (Regione Puglia), entrambi del Partito democratico. Le elezioni si svolgeranno oggi, venerdì 9 aprile, alle 18. Ad eleggere presidente e vice è l’assemblea composta dai presidenti di Regioni e Province autonome (o da loro delegati) in prima o seconda votazione all’unanimità, con voto palese. Se si arriva alla terza votazione, il voto è segreto con necessità di raggiungimento della maggioranza assoluta. Si resta in carica 5 anni.

Leggi anche:
– Sugli idonei al ‘concorsone’ della Regione Campania la tegola del bando competenze: via agli esposti
– Ladri a caccia di palladio, il ‘nuovo oro’ usato nelle automobili: boom di furti di marmitte. Un arresto a Napoli
– Cinque Stelle, ultimatum da Casaleggio: «Pagare debiti o sfratto da Rousseau»
– Agguato nel Napoletano, 27enne in gravi condizioni dopo raid a colpi di pistola
– Mafia, maxi retata a Mafia, maxi retata a Messina: 33 arresti per estorsioni, droga, voto di scambio

venerdì, 9 Aprile 2021 - 11:13
© RIPRODUZIONE RISERVATA