Whirlpool Napoli, operai a Roma: «Senza soluzioni non ce ne andiamo». Ma l’azienda conferma: «Licenziamo»

La protesta di oggi, 24 giugno 2021. Fonte Foto Gruppo Facebook "Whirlpool Napoli non molla"

 E’ una giornata cruciale per i lavoratori della Whirlpool di Napoli. Oggi a Roma, presso il Ministero del Lavoro, si tiene il tavolo cui partecipano anche i rappresentanti del Ministero dello Sviluppo economico, della Regione Campania, dei sindacati, dell’azienda e di Invitalia. A Roma sono è anche giunta una delegazione dei lavoratori dello stabilimento di via Argine. 

Una prima cattiva notizia è già emersa, ovvero la volontà della multinazionale statunitense che produce elettrodomestici e a Napoli fabbricava lavatrici di andare avanti con la procedura di licenziamento collettivo perché, si fa sapere, le motivazioni della decisione «non sono cambiate. L’azienda è comunque disponibile «ad ascoltare eventuali proposte» e «a supportare i lavoratori». 

Da canto loro, i sindacati chiedono di sospendere la procedura, che scade a  fine mese, e al governo di mettere in piedi un progetto concreto per la ripresa produttiva del sito di via Argine. 

«Ennesima manifestazione e, speriamo, non ennesimo giro a vuoto. Perché oggi non ci accontentiamo. Serve bloccare la procedura, impedire che si arrivi al giorno, il 29 settembre, in cui se non succede nulla l’azienda può mandare le lettere di licenziamento» ha affermato Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom, nel corso della manifestazione dei lavoratori davanti al Mise. «Il governo – secondo Tibaldi – deve finalmente rispondere del lavoro che tanto annuncia sui giornali. I drammi, le chiusure delle aziende, le ipotesi in loro tutela non possono essere oggetto di campagna elettorale”. “Vogliamo vedere – ha concluso Tibaldi – a cosa hanno lavorato, vogliamo vedere qual è la soluzione che è stata annunciata sui giornali. Chiediamo che la procedura di licenziamento si sospenda».         

«Dall’incontro di oggi ci aspettiamo risposte sul progetto ‘Hub trasporto sostenibile», progetto che «ci era stato illustrato il 5 agosto». Da allora «immaginiamo che il Mise abbia elaborato tempi e investimenti. Whirlpool davanti ad una proposta concreta del ministero deve sospendere la  procedura di licenziamento per permettere la ricollocazione occupazionale dei 340 dipendenti del sito di Napoli». Così il  segretario nazionale della Fim-Cisl, Massimiliano Nobis.       

Rosario Nappa, segretario generale della Fiom Cgil di Napoli ha aggiunto: «Se l’incontro non va bene, noi da Roma non ce ne andremo e non staremo rintanati qui al Mise. Non pensino di inglobarci e tenerci qua. Ci muoveremo. Lo abbiamo detto al prefetto di Napoli e alla Digos di Napoli, lo diciamo anche alla Questura qui presente, che si interfacci con il ministro Lamorgese. Non vorremmo che una vertenza sindacale diventi una vertenza di ordine pubblico». «L’incontro di oggi – ha affermato Rappa – per essere utile deve impedire che partano le lettere, perché non siamo disponibili ad aspettare che ci licenzino. Il ministero ci fissi una data per discutere sul progetto B, ma continueremo a chiedere che Whirlpool riparta e riprenda le produzioni a Napoli».

giovedì, 16 Settembre 2021 - 12:27
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