Procura Milano, ricorso al Tar contro la nomina di Viola: in 2 all’attacco del Csm. E il capo dei pm riorganizza gli uffici

Viola Marcello
Il magistrato Marcello Viola

E anche la nomina del procuratore di Milano da parte del Csm diventa oggetto di battaglia legale. Il procuratore di Bologna Giuseppe Amato e il procuratore aggiunto di Milano Maurizio Romanelli hanno presentato ricorso al Tar chiedendo l’annullamento della delibera con cui il plenum del Csm ha nominato a capo della procura di Milano Marcello Viola.

Al centro dei rilievi ci sarebbe la valutazione dati ai rispettivi incarichi direttivi, rispetto a quelli del concorrente. La delibera del plenum è arrivata lo scorso 7 aprile: Viola, 65 anni, è stato eletto con 13 voti, contro i 6 di Romanelli e i 3 di Amato.

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Dal canto suo Viola ha già messo mano a una riorganizzazione degli uffici meneghini, nel tentativo di inaugurare una stagione di serenità in grado di archiviare quella dei veleni che ha accompagnato anche l’uscita di scena, per raggiunti limiti dell’età pensionabile, del procuratore Francesco Greco. Il procuratore ha redistribuito i carichi di lavoro tra i 5 pm del pool milanese ‘affari internazionali-reati economici transnazionali’, dove negli ultimi due mesi e mezzo sono arrivati circa 420 nuovi fascicoli a testa delle cosiddette “materie ordinarie”.

A fine marzo il procuratore facente funzioni Riccardo Targetti aveva già provato a riequilibrare le anomalie nei carichi di lavoro tra i bassi numeri di fascicoli gestiti dal III dipartimento (quello dei reati economici transnazionali guidato dall’aggiunto Fabio De Pasquale) e i numeri assai superiori degli altri pool, ma il Consiglio giudiziario di Milano aveva dato parere sfavorevole al documento: in un triennio il pool aveva avuto “sopravvenienze” di 82 fascicoli, mentre per gli altri dipartimenti superavano il migliaio (circa 7mila quelle del pool ‘fasce deboli’). Adesso Viola ha deciso di revocare, con un paio di settimane di anticipo, il provvedimento (della durata di 3 mesi) preso da Targetti (andato in pensione ad aprile) nella parte delle assegnazioni delle materie ordinarie, dopo una richiesta avanzata dagli stessi pm del pool a fine maggio. Pm che hanno “incamerato” in questo periodo oltre 400 fascicoli ciascuno.

Sono stati cosi’ colmati “gli squilibri riscontrati” ed è stato raggiunto l’obiettivo di “perequazione dei carichi” di lavoro dei sostituti procuratori. Targetti aveva assegnato all’aggiunto Fabio De Pasquale, che guidava il pool, la trattazione dei fascicoli sulle truffe assicurative e ai pm del suo dipartimento quelli ‘ordinari’, come calunnie, diffamazioni e appropriazioni indebite.

giovedì, 23 Giugno 2022 - 08:53
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