Napoli, condannato il tabaccaio che fuggì col Gratta&Vinci fortunato di una cliente. Il pm: «Diabolico disegno criminoso»

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Gaetano Scutellaro
di Giorgio Pari

Ha tentato di giocare la carta dell’incapacità di intendere e di volere sino alla fine, anche a dispetto di una super perizia, disposta dal gip Emilia Di Palma, che ha escluso qualsiasi una mancanza di lucidità nel giorno in cui si è consumato un episodio che resterà nella storia delle cronache. Faccia a faccia con il gip, ha sventolato una carta dell’Inps che attesterebbe una disturbo delirante e a ciò ha aggiunto che al momento del fatto era sotto l’effetto di cocaina. Gaetano Scutellaro, il tabaccaio di Napoli fuggito con il fortunato ‘Gratta & Vinci’ di un’anziana cliente anche stamattina, poco prima della lettura della sentenza, ha cercato di sminuire, sul piano penale, la portata del suo gesto. 

Un gesto che il pubblico ministero Enrica Parascandolo, in sede di requisitoria, ha duramente censurato, evidenziando che, al di là dell’episodio di furto in sé, Scutellaro si è reso autore di gravi azioni subito dopo la fuga col biglietto vincente: ha cercato di andare in Spagna, ma prima ha raggiunto una banca e ha messo il biglietto in una cassetta di sicurezza nella speranza di poterlo incassare successivamente. Poi, quando ha capito che era accerchiato, si è costituito costruendo la sua difesa.

«Il comportamento post delictum è estremamente significativo – ha detto il pm – Se pure volessimo considerare una bravata sottrarre il biglietto, non sarebbe possibile farlo per quanto accade dopo, che connota in termini di estrema gravità, sintomo assolutamente di una consapevolezza della sua condotta, Scutellaro denota assoluta spregiudicatezza e mancanza di qualunque forma di pentimento per quanto accaduto, un diabolico disegno criminoso volto ad assicurarsi il profitto del delitto». Alla fine deve averla pensata così anche il gip Emilia Di Palma che, dopo una lunga camera di consiglio, ha condannato Scutellaro a 5 anni e 3200 euro di multa.

La sentenza ha chiuso il processo che si è definito con la modalità del rito abbreviato, formula che prevede lo sconto di un terzo della pena. I fatti contestati risalgono al 3 settembre dello scorso anno. Scutellaro era nella tabaccheria della ex moglie, zona Materdei, quando un’anziana signora gli chiese di controllare il ticket acquistato. Il primo a visionarlo fu un giovane dipendente che, notata la vincita, passò il biglietto a Scutellaro per un ulteriore controllo. A quel punto Scutellaro, resosi conto che la vincita era di 500mila euro, prese il biglietto e scappò. 

giovedì, 30 Giugno 2022 - 16:21
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